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Beni confiscati ai clan: la Camera approva la relazione Lumia

E se poi lo Stato li utilizza come discarica tipo Pignataro?
29/11/2007 16:59

Roma - “L'approvazione della relazione redatta da Giuseppe Lumia avvenuta all'unanimità- ha commentato il presidente della Commissione, Francesco Forgione - conferma che 25 anni dopo l'intuizione di Pio La Torre sulla necessità di combattere la mafia sul terreno della ricchezza è ancora viva e attuale. Con questa relazione e in particolare con il voto di approvazione all'unanimità, offriamo al Parlamento e al Governo elementi utili per una lotta contro la potenza economica delle mafie sempre più efficace e profonda”. Dall’audizione del Direttore generale dell’Agenzia del Demanio si evince che alla data del 31.12.2006, i beni immobili definitivamente confiscati risultano in totale 7328, dei quali 3493 sono stati già destinati o, in minima parte, dichiarati formalmente non destinabili (in numero di 121) e 3835 sono censiti come beni ancora in gestione. La metà dei beni confiscati ancora in gestione è costituita da appartamenti o altri tipi di abitazioni (in totale 1900), il 26% da terreni (in numero di 810) e la restante parte da pertinenze, locali ed altre tipologie di immobili. L’83% dei beni confiscati si trova nelle regioni di Sicilia (45%), Puglia (7%), Campania e Calabria (15% ciascuna); il restante 17% è concentrato nelle regioni di Lazio e Lombardia. Secondo i dati forniti lo scorso luglio dal ministero della Giustizia: su un totale di 29.835 beni confiscati (15.967 immobili, 6.741 mobili, 7.127 titoli, per un valore totale di oltre 460 milioni di euro) solo 2.377 sono stati assegnati e riutilizzati a vantaggio della collettività (490 allo Stato e 1.887 ai Comuni). Fonte: Com. stampa
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