Piedimonte Matese - Per tre camper di Telemedicina fermi da anni nel parcheggio del nosocomio di Piedimonte Matese è arrivata ieri direttamente da Milano, una troupe di un noto programma televisivo, in onda tutti i giorni su ben tre reti nazionali. L’incursione della troupe - organizzata dal giornalista freelance di Caiazzo, Giuseppe Sangiovanni, collaboratore di giornali, radio e trasmissioni televisive nazionali. Servizio - purtroppo sfumato, perché i camper della discordia sono rimasti chiusi. Impossibile immortalare all’interno i tre - costosissimi camper abbandonati da anni nel parcheggio del nosocomio di Piedimonte Matese. Non si sono trovate le chiavi - dei tre piccoli ospedali mobili, dotati di attrezzature d’avanguardia(ancora poco e diventerà obsoleta), dove è possibile effettuare: diagnostica per immagini, ecografie ed ecocardiogramma, inviare e ricevere, tracciati e referti di ecografie, infine trasmissione di dati ed immagini verso ospedali per teleconsulti e videoconferenze. Un progetto ambizioso, quello della Telemedicina, co-finanziato dalla Comunità Europea tramite il POR Campania, al fine di sperimentare nuovi modelli di prevenzione e assistenza sanitaria, per rendere più incisiva l’attività sul territorio e portare assistenza anche nei luoghi più impervi. Un progetto che avrebbe dovuto assicurare una migliore e più rapida risposta alle aspettative dei pazienti dell’alto casertano, garantendo alle zone interne della provincia una più efficace e tempestiva assistenza diagnostica e terapeutica, specie nei casi d’urgenza. Finalità lodevoli, rimaste, però, sulla carta, nei 45 comuni consorziati che hanno trovato difficoltà già a mettersi insieme. Ora ci sarebbe da fornire il servizio - che ha dei costi. L’impresa non è facile - visto che le Asl campane sono note in tutto il mondo per i tagli di spesa, accorpamenti vari e riduzione del personale. I medici e paramedici che dovrebbero garantire il servizio - sono gli stessi che lavorano nelle due Asl provinciali, coinvolte nel progetto, con la provincia di Caserta. Dovrebbero in pratica attrezzarsi con il dono dell’ubiquità! L’ennesimo pateracchio targato Regione Campania. Con il sistema sanitario, prossimo all’elettroencefalogramma piatto.
Nel corso della conferenza stampa- con prova-inaugurazione di teletrasmissione diagnostica - effettuata il nove marzo 2007- il presidente De Franciscis raggiante dichiarò: “Tra sei mesi ci rivedremo per fare un bilancio sul funzionamento del servizio”. Sono passati otto mesi, e il servizio è rimasto fantomatico. Dopo qualche mese, dalla prima ed ultima prova, il mesto ritorno nel parcheggio dell’ospedale di Piedimonte. Sui tre camper, finora - non è salito un solo paziente. Forse, nessuno mai lo vedrà! Fonte: Comunicato Stampa
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