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“Miracolo” di Prata Sannita, ieri i primi accertamenti

Prelevato un campione di “lacrima”
28/11/2007 17:41

Prata Sannita - Una fila silenziosa di persone si inerpica lentamente lungo la stradina che
conduce alla piccola cappella, ora protetta da una grossissima grata, che protegge la statua di Ssant’Antonio di Padova, nelle campagne di Prata Sannita, piccolo paese del matese vicinissimo a Venafro. A fare lo stesso percorso altrettanto silenziosamente sono stati ieri pomeriggio un medico dell’Asl, di Piedimonte Matese, il vicario del vescovo, il sindaco di Prata sannita, Alfonso La Banca e i carabinieri. Il medico era incaricato di prelevare mediante un’attrezzatura molto particolare parte del liquido misterioso dal volto dalla statua di Sant’Antonio. La statua del santo avrebbe lacrimato ancora sangue, questa nuova lacrima di colore marrone-rosso è ben visibile sul volto del santo, il bordo dell’occhio sembra ancora pieno di quel liquido, definito resinoso, che ormai da più di una settimana fa gridare al miracolo. Le lacrime o presunte tali del santo, fanno da «specchio» alle lacrime dei devoti che ormai non hanno alcun dubbio sul fatto che Sant’Antonio lacrima sangue e che quindi si tratta di un miracolo. Ci credono quasi tutti, tranne ovviamente gli scettici, quelli che pensano che qualche furbetto in vena di scherzi in un modo nell’altro sia riuscito a superare la grata e ad iniettare nell’occhio della statua qualche sostanza simile al sangue. Si vedrà. Tocca agli esperti dell’Asl dare una risposta. Ad occuparsene saranno i laboratori di Piedimonte Matese. Intanto sul posto ieri intorno alle 17, oltre ai curiosi, alla folla di devoti, ad alcuni consiglieri comunale è giunto, come abbiamo già detto, anche il vicario del Vescovo.
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