Pignataro Maggiore - La storia di Pasquale Vastano, sopravvissuto all'affondamento della nave Andrea Doria, è andata in omda oggi pomeriggio su Raiuno nel programma "Festa Italiana", condotto da Caterina Balivo. Storia scovata da Vittorio e Pietro Ricciardi, portata all’attenzione dell’ammiraglia Rai dal giornalista freelance casertano, Giuseppe Sangiovanni. Ad intervistare Pasquale Vastano, l’inviata Rai Giovanna Trapani. Pasquale, fortunato superstite dell’Andrea Doria- ripercorrerà tutti i momenti più importanti della drammatica vicenda, dal momento dell'imbarco fino alla sera dell'incidente. ”Mentre tornavo in cabina (ponte “C”, sotto il livello dell'acqua) –ha ricordato Pasquale - nel corso dell’intervista - come se fosse successo tutto ieri - ma sono trascorsi 60 anni - dopo aver visto un film francese di cui non ricordo il titolo, mi misi a letto, poco dopo avverti un forte rumore, sentii le pareti della cabina vibrare, mi ritrovai disteso sul pavimento. Mi rialzai a fatica, riuscii ad accendere la luce, mio padre, che dormiva mi riprese per il chiasso, credendo che fosse dovuto al mio ritorno in cabina. Non era così. Vidi l’acqua nel corridoio. La nave era alla deriva. Scappai di corsa verso la prua.
Per risalire dal ponte “C” fino alla seconda classe impiegai un’eternità: almeno un'ora. Vidi persone pregare, altre urlare in preda al panico. Tutti correvano disperati in cerca di una difficile salvezza. Intanto dal soffitto dei corridoi cadevano grossi pezzi di travi. Una intera per poco non mi colpì. Arrivai stremato sul ponte. Sentii alcuni membri dell’equipaggio urlare che avrebbero cercato di portate in salvo prima le donne ed i bambini. Allora decisi di tuffarmi in acqua. Il sapore salato del mare si mischiava a quello di nafta che fuoriusciva dai serbatoi. Persi i sensi. Al risveglio mi ritrovai sulla nave Stockolm, quella che ci aveva speronati. Ero salvo”! La nave, danneggiata dall'urto, giunse in America dopo un paio di giorni. Pasquale era nella lista dei morti. I suoi familiari erano stati tratti in salvo dalla nave "Il de France"; sapendolo morto erano andati a casa di una zia che li avrebbe ospitati in attesa di una sistemazione definiva. Pasquale li raggiunse dopo due giorni. Indescrivibile fu la gioia dei suoi cari, che avevano perso ogni speranza di riabbracciarlo.
Nel 1954 Pasquale ritornò in Italia. Conobbe la moglie. Fu un colpo di fulmine. La sposò dopo un mese e fece ritorno in America, dove rimase fino alla fine degli anni ottanta, per poi fare ritorno nella natia Pignataro, dove oggi vive circondato dall’affetto dei suoi cari.
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