Calvi Risorta – Il Comune di Calvi Risorta è sempre più nella bufera al punto tale che sono ormai in molti in paese a chiedersi se l’amministrazione guidata dal farmacista Giacomo Zacchia arriverà a mangiare il panettone. Nei giorni scorsi è stato arrestato il responsabile dell’ufficio tecnico del comune di Calvi Risorta ed il titolare di una ditta che ha fornito arredi per un parco giochi in una villetta comunale. Truffa ai danni dell’ente comunale, turbativa d’asta e falso ideologico le accuse a loro carico. A conclusione di una mirata attività investigativa avviata a seguito di irregolarità verificatesi nell’affidamento della fornitura e montaggio di arredi per un’area giochi nella villetta comunale “Petrulo” di Calvi Risorta, i carabinieri della sezione di p.g. presso la locale procura della repubblica, fattivamente collaborati da personale delle compagnie Cc di Capua e Sessa Aurunca, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare, emessa in data 29 ottobre 2007 dal G.I.P. del tribunale di Santa Maria Capua Vetere, dott. Ciro Iacomino, su conforme richiesta del sost. proc. della repubblica dott.ssa Gerardina Cozzolino, che ha pienamente concordato con le risultanze investigative prodotte dai militari operanti, nei confronti di Bonacci Antonio cl. 1951, responsabile dell’ufficio tecnico del comune di calvi risorta e Codella Roberto cl. 1967, residente a Sessa Aurunca (CE), legale rappresentante della ditta “Tecno Polimer s.r.l.”, ritenuti responsabili in concorso di “turbativa d’asta”, “falso ideologico” e “truffa aggravata”.
Nel corso dell’attività investigativa e’ emerso che la gara di assegnazione di cui sopra era stata aggiudicata alla ditta “Tecno Polimer s.r.l.” mediante illecita alterazione del regolare svolgimento della gara, consistente: nell’avere il responsabile u.t.c. del comune di Calvi Risorta dolosamente omesso di effettuare regolare indagine di mercato nonché falsamente attestato che l’unica ditta partecipante alla citata gara era stata la “Tecno Polimer s.r.l.”; nell’essersi i due indagati accordati tra loro al fine di far lievitare ad euro 14.000 il costo delle forniture, stimate in circa euro 9.000, così provocando all’ente comunale un ingiusto danno economico di euro 5.000. Gli arrestati sono stati sottoposti al regime degli arresti domiciliari presso le rispettive abitazioni su disposizione dell’autorità giudiziaria. Come se non bastasse, è ormai prossima la data in cui la commissione d’accesso nominata dal Prefetto di Caserta lo scorso mese di agosto, renderà noto l’operato dell’amministrazione comunale calena. Se il verdetto dovesse essere positivo il sindaco Zacchia potrà arrivare a fine mandato, viceversa, in caso di parere negativo l’amministrazione comunale verrà sciolta e si tornerà alle urne nella prossima primavera. Per dovere di cronaca si ricorda che il revisore dei conti del Comune di Calvi Risorta e il ragioniere Salvatore Fattore, presidente del consiglio comunale di Sparanise.
|