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Le “ciampate del diavolo” sono in realtà le orme umane più antiche del mondo

Da sabato il sito di Roccamonfina sarà aperto a tutti
2/10/2007 18:0

Roccamonfina - A passeggiare lungo il pendio del vulcano di Roccamonfina, lasciando impresse nel terreno oltre cento impronte note al mondo come “ciampate del diavolo” non fu Lucifero cadendo sulla terra. Bensì alcuni dei nostri più antichi antenati della specie 'Homo Erectus' europeo. A riferirlo e' "Il Mattino" che riporta le ricerche condotte dall'equipe di Paolo Mietto, paleoicnologo di fama mondiale, scienziato impegnato cioè in quella branca della ricerca che studia le tracce fossilizzate che antichi esseri viventi hanno lasciato quale testimonianza della loro presenza, quali ad esempio le impronte di deambulazione. Secondo Mietto, le cui ricerche hanno destato l'interesse della comunita' scientifica internazionale e sono citate anche su 'Nature', a lasciare quelle oltre cento impronte, rinvenute sul banco di tufo vulcanico e organizzate in sei piste, furono almeno tre ominidi, alti non piu' di un metro e mezzo. Mietto ha inoltre confermato che le impronte, per secoli attribuite dalla fantasia popolare a Lucifero, hanno una datazione compresa tra i 320mila ed i 280mila anni fa. Ufficialmente riconosciute appena quattro anni fa, nel 2003, le “ciampate del diavolo”, le più antiche impronte della specie Homo Erectus europeo, rinvenute nel sito di Foresta, una frazione del comune di Tora e Piccilli, ora saranno visitabili dal grande pubblico, a partire da sabato prossimo, quando il sito archeologico sarà aperto a tutti. Fonte: (Adnkronos)
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