Santa Maria Capua Vetere – Il direttore generale della Provincia di Caserta, Anthony Acconcia, coinvolto dieci giorni fa in un’inchiesta della magistratura sammaritana su una presunta tangentopoli 2, resta in carcere. L’istanza di scarcerazione avanzata dagli avvocati Giuseppe Stellato e Gennaro Iannotti al gip Giuseppe Meccariello, è stata rigettata dal giudice all’esito della valutazione del lungo interrogatorio dell’altro giorno durato quattro ore. In carcere restano anche i «soci» - così come li definisce l’accusa - Giacomo Caterino e Domenico Bove, consiglieri provinciali (sospesi) e l’imprenditore Mario Coppola all'obbligo di dimora ritenuto uomo di fiducia di Caterino. Diversa la decisione del gip per gli ex assessori di Alvignano, Sergio Romano e Antonio Simeone i quali hanno beneficiato degli arresti domiciliari. Trasforamata da obbligo di dimora, in obbligo di firma anche la misura per un altro indagato, Renzo Ambroselli. Fonte Casertasette
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