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Napoli - Un omaggio a Nino Taranto, nel centenario della sua nascita con una grande mostra ed un videopercorso realizzati in occasione del progetto "Emozioni Napoli" in programma nel capoluogo campano dal 23 giugno. Il ricordo del grande attore napoletano si realizza nell'ambito della maratona di 25 spettacolo di musica, teatro, cinema e letteratura, dedicata alle espressioni artistiche delle citta' e della regione, diretta da Giulio Baffi e realizzata per i "Grandi Eventi" promossi dall'assessorato al Turismo e Beni Culturali della regione Campania retto da Marco di Lello. Domenica 24, nella splendida cornice dell'Antisala dei baroni al Maschio Angioino, si apre al pubbblico la mostra "Nino Taranto ha 100 anni", realizzata da Baffi con i cimeli che compongono l'immenso patrimonio raccolto e gelosamente custodito della Fondazione voluta dagli eredi e che porta il nome del grande artista napoletano. Raccolti per la prima volta in un unico percorso, verranno esposte duecento foto, cinquanta pannelli ad altezza d'uomo con gigantografie, caricature, locandine, manifesti, testimonianze storiche e corrispondenze di vario genere, oltre ad una serie di costumi di scena, come quelli usati per "L'ultimo scugnizzo", per "Totonno 'e quagliarella" o per il "Guappo di cartone". In uno spazio riservato, viene ricostruito il camerino del commendatore Taranto in cui compaiono l'attrezzeria, gli oggetti, i portafortuna e la famosissima "paglietta a tre pizzi", l'immancabile copricapo, utilizzato nelle divertentissime ed amatissime "macchiette". Parallelamente al percorso espositivo, corredato da un tappeto sonoro che unisce e riproduce in loop oltre 200 incisioni di brani musicali interpretati da Taranto, si sviluppa un video percorso di canzoni, sketch, macchiette, frammenti televisivi cinematografici e teatrali, curato dallo storico Mario Franco. Un "montato" di circa un'ora che raccoglie le sue interpretazioni canore piu' famose, i duetti comici con Toto', le partecipazioni ai film di Comencini e di Zampa, i popolari musicarelli degli anni sessanta, il grande teatro di Viviani, gli sketch della rivista o le macchiette come "Ciccio Formaggio", "Carlo Mazza" e "Dove sta Zazza'". Fonte: (AGI)
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