Roma - Per questo motivo, con gli sforzi di Universita' ed Enti, l'azienda ha cercato di individuare gli allevatori adatti e ha deciso di mettere in vetrina i loro prodotti. ''Si sta sviluppando una nuova ed incoraggiante attenzione per i prodotti tipici e di qualita' - spiega Gennaro Petretti, Direttore Generale di Esperya.com - Il buon cibo in fondo e' anche e soprattutto questo: connubio di natura e cultura, tradizioni e rispetto ambientale. Ed e' in questo senso che dobbiamo intervenire. Si puo' offrire ad un pubblico eterogeneo la possibilita' di assaporare prodotti di eccellente qualita' e allo stesso tempo fare qualcosa per salvare una razza in via d'estinzione''. Le aziende e gli allevatori da cui Esperya si rifornisce, continua l'azienda "lavorano proprio in questa direzione. Razze allevate allo stato semibrado e brado in ampie zone adibite a pascolo e solo in concomitanza con i parti si ricorre all'integrazione alimentare. E via, quindi, con il Nero dei Nebrodi e il suo prosciutto crudo stagionato, la pancetta, il lardo di schiena e la coppa. Il prosciutto crudo stagionato del suino casertano, i suoi capicolli, salsicce e soppressate. Per sensibilizzare allevatori e cittadini, ogni mese una sezione apposita del sito verra' dedicata ad una razza autoctona specifica, alla sua storia, alle sue caratteristiche e alle modalita' di allevamento e conservazione".Fonte: (Adnkronos)
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