Roma - L'Italia e' il paese delle nozze tra adulti. E negli ultimi dieci anni, sono calati in modo significativo i matrimoni che hanno coinvolto ragazze minorenni. Tranne che in una regione, la Campania, dove si e' concentrata oltre la meta' delle spose con meno di 18 anni. Lo sottolinea l'ultimo rapporto del Centro nazionale di documentazione e analisi per l'infanzia e l'adolescenza dell' Istituto degli Innocenti di Firenze, sottolineando che in appena dieci anni il numero di spose minorenni si e' fortemente ridotto passando dalle 1.562 del 1993 alle 456 del 2002 (una ogni mille matrimoni). In sostanza, non ci si sposa praticamente piu' prima dei diciotto anni, e cio' e' ancor piu' vero per i maschi minorenni, appena 13 nel 2002. Tuttavia, alla esiguita' numerica del fenomeno si contrappone una forte contrazione territoriale: oltre alla Puglia con 75 minorenni convolate a nozze, nella sola Campania si contano piu' della meta' delle spose bambine, ben 233. Un elemento distintivo per queste spose e' l'alto ricorso al rito civile: a fronte del 28,9% dei matrimoni civili nell'intera popolazione, in questa fascia di eta' si arriva al 42,1%. Anche la natalita' vede un limitato apporto dalle minorenni: lo 04% dei nati vivi registrati nel 2003 nel nostro paese. Un valore decisamente lontano da quello del Regno Unito (22 ogni mille nati vivi), del Portogallo (19), della Germania (10). Per quanto riguarda l'interruzione volontaria di gravidanza, le minorenni italiane registrano una stabilizzazione negli ultimi 10 anni, 3.600-3.700 casi annuo. Che comunque e' pari alla riduzione del 50% rispetto ai dieci anni precedenti, quando i casi di aborto volontario erano di 7.200. Questi dati mostrano un ricorso minore all'aborto, rispetto alle coetanee di altri paesi europei. Le italiane, nella fascia di eta' 14-19 anni, mostrano 6 Ivg ogni mille giovani della stessa eta'. Questo rapporto sale a 23,1 in Estonia, a 20,3 in Svezia, a 18,3 nel Regno Unito, a 16,6 in Ungheria, a 14 in Bulgaria. L'aborto volontario e' tra le minorenni italiane e' su livelli inferiori e all'incirca pari ad un terzo di quello rilevato dal complesso delle donne in eta' feconda: il tasso di abortivita' (numero di Ivg di minorenni ogni mille minorenni) e' pari a 3,3 contro l'8,9 delle donne di 14-49 anni. Sempre rispetto all'aborto volontario fra le minori, a fronte di 1.181 assensi dei genitori sono stati espressi 948 assensi in sede giudiziale. In Veneto si registra oltre cinque assensi dei genitori ogni assenso del giudice; nelle Marche 4,9 e in Emilia Romagna 4,7. Mentre in Liguria 1,2, in Abruzzo 1,5 e in Puglia 1,8. Il rapporto osserva che ''a un maggior esplicito assenso espresso dai genitori debba corrispondere, in qualche misura, una maggiore accettazione dell'evento da parte del contesto familiare e, dunque, un clima positivo che favorisce la minorenne nell'affrontare di per se' l'esperienza traumatica''. Fonte: (Ansa)
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