Città del Vaticano - C'e' ''interesse'' a non risolvere l'emergenza rifiuti in Campania. Lo afferma ai microfoni di Radio vaticana il vescovo di Pompei mons. Carlo Liberati'', paventando anche il ''rischio di una rivolta civile''. ''Certo - risponde alla domanda se non si voglia risolvere il problema - perche' sotto ci sono degli interessi economici da salvaguardare, che non sono ne' chiari, ne' puliti. Questo decreto del Governo che stabilisce dei siti dove creare discariche di rifiuti ha suscitato delle manifestazioni di protesta e dunque il decreto legge fa fatica ad essere applicato. Non penso che coloro che protestano siano spinti soltanto dalla paura che in quei siti si condensi troppo inquinamento. Perche' a parte che oggi i siti di deposito di rifiuti possono essere bonificati in modo da preservare tutto cio' che c'e' intorno, ma da qualche parte certamente questa protesta e' alimentata in modo che non si proceda a nulla, praticamente, e resti lo 'statu quo'. C'e' dunque un'organizzazione che mantiene questa situazione, ma ormai e' diventata intollerabile''. ''Naturalmente - osserva il vescovo - la popolazione buona, che e' la stragrande maggioranza in Campania, la gente semplice che lavora e porta avanti la sua vocazione umana, e' irritatissima. Ma io non riesco a capire come le autorita' che ci comandano possano sopportare una sventura di questo genere. Qui siamo proprio al limite della tollerabilita'. Io credo che ci potrebbe essere il rischio di una rivolta civile''.
Fonte: (ANSA)
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