Roma- Le unioni civili? "Una ferita che attacca la santità della famiglia". Duro discorso di Papa Ratzinger in difesa del matrimonio. Il Pontefice si è espresso dal Brasile, nel giorno più importante, quello del Family Day. "Una fosca bufera scuote la Chiesa - scrive Repubblica . Brutte leggi attaccano la santità della famiglia, le libere unioni si chiamino Pacs, Dico o qualunque sia il nome la disgregano. Giornali e tv dileggiano il matrimonio e la verginità. In un discorso di straordinario pessimismo Benedetto XVI dipinge un mondo cattivo che aggredisce la fede e attenta persino al celibato sacerdotale. Nella cattedrale di San Paolo il Papa parla all’episcopato brasiliano, ma il suo discorso a tinte nere va al di là. Vale per l’America latina, l’Europa, l’Italia dove la gerarchia ecclesiastica si sta impegnando direttamente con i suoi uomini a impedire una legge sulle coppie di fatto. Una 'ferita', le definisce il pontefice, equiparando le unioni civili al 'vulnus' che il Vaticano lamento' quando da noi fu varata la legge sul divorzio. La condanna del pontefice cade sull´Italia, dove oggi lo schieramento anti-Dico dimostra per il Family Day, ma cade anche sul Messico dove hanno approvato la liberalizzazione dell’aborto e su tutti i parlamenti che stanno per votare o hanno votato norme su divorzio, aborto, unioni di fatto, coppie gay, eutanasia divergenti dalle direttive vaticane. 'I tempi presenti risultano difficili per la Chiesa esclama Ratzinger nel tempio metropolitano e molti dei suoi figli sono tribolati'. Gli oltre quattrocento vescovi brasiliani ascoltano attenti. La vita sociale, prosegue il pontefice, attraversa momenti di 'smarrimento sconcertante'. Ratzinger incalza: 'Viene attaccata impunemente la santità del matrimonio e della famiglia, cominciando dal fare concessioni di fronte a pressioni capaci di incidere negativamente sui processi legislativi. Si giustificano alcuni delitti contro la vita nel nome della libertà individuale. Si attenta contro la dignità dell´essere umano. Si diffonde la ferita del divorzio e delle libere unioni'.La colpa e' sempre della societa' moderna e dei suoi quattro cavalieri dell´Apocalisse: agnosticismo, relativismo, laicismo, consumismo, distruttori dei valori morali della tradizione biblica. Anzi, ce n’è un quinto: i mass media. Alla messa del mattino, celebrata per frate Galvao, il primo santo nato in Brasile, il papa attacca i mass media colpevoli di diffondere il male. 'Il mondo ha bisogno di anime limpide che rifiutino di essere considerate creature oggetto di piacere scandisce ed e' necessario dire no a quei mezzi di comunicazione che mettono in ridicolo la santità del matrimonio e la verginità prima del matrimonio'. Come non sentire 'tristezza nell’anima', si chiede vibrante Ratzinger? Caso vuole che il discorso ai vescovi brasiliani, per l’errore tecnico di un’agenzia, venga diffuso molte ore prima del previsto, rompendo l´embargo vaticano. Un assist casuale, ma provvidenziale alla manifestazione del Family Day. Ma la cosa irrita anche ambienti politici di San Paolo, dove si e' molto attenti alla laicita' delle istituzioni, quando vengono chiamati in causa negativamente i 'processi legislativi'. Il Vaticano insiste sull´embargo (com´e' d´uso in tutti i viaggi papali), pero' il segnale e' ormai arrivato. Benedetto XVI sa esattamente quello che dice. Come quando mercoledi' ha appoggiato i fulmini di scomunica rivolti dall´episcopato messicano ai deputati di Citta' del Messico, rei di votare la liberalizzazione dell´aborto. Inutile che poi intervenga la Segreteria di Stato per 'ripulire' (parole testuali) l´intervento papale e depurarlo dai precisi riferimenti alle minacce dei vescovi messicani. Resta la condivisione del pontefice. Rischiano di far vacillare la Chiesa, insiste Ratzinger nella cattedrale paulista, anche i critici del celibato sacerdotale come totale affidamento del prete a Dio, dando la preferenza a questioni ideologiche, politiche, partitiche. 'Ma la Chiesa resterà intatta', promette e i vescovi applaudono. In questo quadro affoga l´esortazione al cristianesimo maturo e responsabile per la rigenerazione sociale, che Benedetto XVI pur fa. E l´invito a contrastare le sette neo-evangeliche, curandosi del pane spirituale e 'materiale' dei poveri (...)".
Fonte: Il velino
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