Sparanise – Una brutta figura che comunque non macchia il campionato degli sparanisani. E’ opportuno ricordarlo anche per evitare quella falsa ed inopportuna retorica che nulla di positivo, come sempre, dà. Una sconfitta fuori casa per 3 a 2 ci può stare in un campionato condotto sempre in testa e senza dubbio un calo di concentrazione era prevedibile dopo la festa di domenica scorsa. Peccato comunque per le statistiche. In caso di vittoria o di pareggio la Nac allenata da Mr Mario De Chiara, anche in virtù di un auspicabile risultato positivo per domenica prossima, avrebbe chiuso con una sola sconfitta (quella con il Recale). Ma tant’è, ai ragazzi di Patron Mimmo Merola si può perdonare anche un calo di concentrazione. Intanto c’è grande attesa per domenica prossima per il gran finale al Villaggio del Fanciullo di Sparanise per l’ultima di campionato che ha il sapore della gran festa. Sparanise meritava una vetrina calcistica all’altezza del suo glorioso passato ed i ragazzi hanno saputo crederci sin dall’inizio. Per il prossimo campionato di Prima categoria sicuramente ci sarà bisogno di qualche rinforzo, ma l’aspetto più importante resta quello dello stadio. Senza voler generare le solite polemiche ricordiamo che la Nac Sparanise è probabilmente l’unica squadra della regione a pagare un fitto mensile (alla Curia vescovile di Teano-Calvi…) per poter giocare. Le istituzioni non possono più ignorare un problema che sicuramente travalica l’ambiente sportivo e tocca senza dubbio il sociale. Per dirla con un antico adagio locale,”Non si può fare a chi figlio, e a chi figliastro”. Un buon padre di famiglia deve pensare a tutti i figli allo stesso modo…Diversamente si alimentano situazioni a tinte grigie poco gradevoli.
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