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Guardia Medica: il punto di vista del consigliere Francesco Dell'Ovo

Le interviste di www.comunedisparanise.com
23/4/2007 18:58

Sparanise - Abbiamo fatto una lunga chiacchierata telefonica con il giovane consigliere comunale Francesco Dell’Ovo, affrontando con piacere diversi temi. Ne è venuta fuori un’ inedita intervista che vi proponiamo di seguito.
Dir - Consigliere Dell’Ovo cosa pensa della chiusura della Guadia Medica? F D’O - La chiusura della nostra guardia medica ci impone una riflessione seria e responsabile sul nostro sistema sanitario. Tuttavia ritengo prioritario scansare il tentativo di coloro che, anche in una circostanza così drammatica, non si risparmiano nelle loro maniache esternazioni di chiaro obiettivo elettorale. Dir – In che senso? F D’O - Avverto l’esigenza di esporre un pubblico appello a tutti gli operatori della politica sparanisana: chi vuole farsi la campagna elettorale sulla chiusura della nostra guardia medica taccia almeno nel rispetto delle persone che versano, nel nostro Comune, in una precaria condizione di salute. Trovo pertanto, miseramente strumentale il tentativo di cercare “il responsabile” della chiusura della nostra guardia medica. Convinto che chi assume un atteggiamento di questo tipo non vuole risolvere il problema, piuttosto vuole speculare. La verità è che per un provvedimento di questo tenore non c’è un colpevole, o, per meglio dire, non esiste una persona o un gruppo di persone ai quali imputare la chiusura della nostra guardia medica. Dir – Allora a chi dobbiamo attribuire la responsabilità della chiusura? F D’O - E’ ormai accorato il giudizio che il nostro sistema sanitario sta fallendo e la chiusura della nostra guardia medica ne è semplicemente la dimostrazione reale. Piuttosto io parlerei di fenomeni che hanno certamente determinato questo tipo di conseguenze. Dir – Quindi è un problema che nasce ai massimi sistemi? F D’O - Innanzitutto è mio dovere di cittadino e di Consigliere Comunale denunciare che la devolution penalizza le regioni meridionali. Oggi constatiamo nei fatti che la differenza dei finanziamenti da parte dello Stato crea una vera e propria penalizzazione delle regioni del Sud, quindi le più povere. Dir – Si ma come la mettiamo con le consulenze esterne? F D’O – E’ un altro fenomeno inquietante, che affligge terribilmente le casse della nostra Sanità, è il perdurare delle esternalizzazioni, (quella pratica politica che produce l’affidamento a ditte esterne di tutto ciò che può essere affidato all’organico delle As.l.) Soltanto per lo scopo di fornire un esempio di quanto sia dannoso privatizzare i servizi pubblici cito l’esperienza del servizio della raccolta rifiuti nel nostro Comune. A Sparanise 15 anni fa per raccogliere la spazzatura spendeva 8, 9 milioni di lire al mese (ossia l’equivalente degli stipendi dei 4 operatori ecologici), con l’arrivo dei privati invece si spende più di 60 milioni al mese. Sembra un esempio pretestuoso, ma la proporzione tra pubblico è privato è proprio di questa misura. Il sistema sanitario, minacciato da questi, è sottoposto ad una costante esigenza di pareggio di bilancio. Dir – E’ il sistema del cane che si morde la coda? F D’O - Semplicemente se da una parte abbiamo la devolution che diminuisce le entrate e dall’altra le privatizzazioni che fanno lievitare i costi di gestione l’azienda sanitaria fallisce. Vogliamo poi escludere l’aspetto relativo a certe norme di condotta tenute dagli operatori, dal personale? Io certamente non mi sottrarrò nel sostenere che quotidianamente vengono scovate dall’autorità giudiziaria, dei meccanismi che creano danni finanziari alle A.s.l. L’ultima, quella di qualche giorno fa, il 19 aprile, l’Ufficio delle Entrate riferisce al Senato testualmente questo: «Centinaia di medici nel mirino del Fisco. .non fanno ricevute e truffano le Asl»; nella stessa nota si aggiunge: “C'è il cardiochirurgo che dichiara 12 visite in un anno, c'è il ginecologo che incassa 500 euro al mese, meno dell'affitto del suo studio!”. Dir – Si ma quella dell’evasione è una vecchia piaga…ma a livello locale? F D’O - Certo, concordo anche con chi si lamenta di non aver visto impegni concreti da parte dell’amministrazione comunale; sembra abbiano prodotto soltanto una delibera che si opponeva contro la “paventata chiusura del R.S.A. di Calvi Risorta” e niente di significativo contro la chiusura della nostra guardia medica. Peraltro recentemente ho riscontrato nella maggioranza comunale una particolare dedizione verso il Comune di Calvi Risorta; probabilmente in futuro apprenderemo le ragioni. Però il problema della chiusura della nostra guardia medica va inevitabilmente affrontato. Dir – Quindi cosa fare? F D’O - Il mio auspicio è che si faccia un fronte comune contro questo provvedimento, lasciando ovviamente a casa gli “accaparratori” di voti; Sparanise attende una nuova sfida: sostenere onestamente la difesa del proprio territorio. Dir – E’ stato un piacere. F D’O - il mio anche, le confermo di aver apprezzato il suo interessamento alla mia opinione contrariamente a quelli che invece , ultimamente, si dimenano in miseri boicottaggi.
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