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“U contranomm”, il padre nobile del moderno nick name

Breve cronistoria di un’abitudine diffusa anche a Sparanise
23/4/2007 11:52

Sparanise (Raffaele Sarno) - C’è una cosa che in ogni paesino che si rispetti non manca mai. Ormai è diventata un’abitudine, una consuetudine che si ripete da secoli. Ed è così anche per la nostra comunità sparanisana. Stiamo parlando dei soprannomi. Ne esistono a centinaia, alcuni davvero bizzarri, altri un po’ meno ma abbastanza efficaci. Fatto sta che sempre più spesso l’uso di nomignoli diventa un tratto distintivo di alcune persone. Ci sono volte, alzi la mano chi non l’ha mai fatto, che per rendere subito l’idea di chi si sta parlando, si preferisce ricorrere alla citazione del “contranomm”, come viene definito in dialetto. In alcuni casi, il soprannome diventa addirittura sostitutivo del nome di battesimo, con il benestare della stessa persona in questione, che evidentemente non lo considera offensivo e si è abituato a sentirlo accostato al proprio nome sin da piccolo. Sì, perché ce ne sono alcuni che si tramandano di generazione in generazione. Ma si può fare una sorta di cronistoria del soprannome? In effetti qualcosa si può rintracciare già nell’affascinante storia dell’epoca romana. Il popolo romano era diviso in trecento gentes e, quindi, c'erano solo trecento cognomi. In seguito alla scissione delle famiglie in più rami, fu quasi automatica l’adozione di un terzo cognome o di un soprannome, appunto. Un abitante dell’antica Roma, aveva quindi un praenomen, che grosso modo si può ricondurre al nostro nome. Accanto al praenomen, si trovava il nomen, che indicava l’appartenenza ad una determinata gens familiare e che possiamo ricondurre al nostro cognome. Vi era poi il cognomen, che veniva aggiunto al nome della gens e in molti casi era un vero e proprio soprannome, spesso riconducibile al tipo di lavoro svolto. Nel periodo medievale, al momento della nascita delle lingue neolatine, si formano i nuovi nomi e i nuovi cognomi. All’inizio i cognomi potevano essere anche modificati, proprio come si fa con i soprannomi ora, per poter meglio individuare le persone. Fu così che iniziò a prendere piede l’attribuire appellativi più o meno simpatici alle persone, quasi per necessità. Va detto comunque che l'origine dei soprannomi non ha tempi e leggi tali da consentire la conoscenza di come si siano formati, tanto che la maggior parte di essi resta inspiegabile. Spesso la nascita di un soprannome è banale e rimanda ad accostamenti arbitrari. Nell’epoca moderna, si è forse esagerato nel distribuirli a destra a manca senza curarsi troppo della sensibilità degli altri. La regola numero uno resta sempre quella di rispettare gli altri e di assicurarsi che questi non si offendano o che comunque stiano al gioco. Nella nostra Sparanise, quelli più popolari li conosciamo un po’ tutti e spesso ci fanno divertire. Senza stare qui a citarli, possiamo tranquillamente affermare che alcuni di essi sono un vero e proprio tratto distintivo del nostro paese e che quasi mai scadono nella volgarità.
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