Sparanise – Anni fa mi fece molto ridere una frase impressa sulla t-shirt di Giovanni, del trio comico Aldo, Giovanni e Giacomo. Era scritta più o meno cosi, se la memoria non mi inganna: “L’arte è un mestiere sporco, ma qualcuno dovrà pur farlo…”. Credo che anche il mestiere del cronista possa essere equiparato, ma in senso sicuramente meno goliardico, alla t-shirt di Giovanni. Ebbene, mai avrei pensato che fare il cronista a Sparanise sarebbe diventato un mestiere duro ed impegnativo. Ed invece…. Ieri pomeriggio un po’ per caso ed un po’ per necessità, visti gli eterni lavori in corso lungo via de Renzis, mi sono trovato a ripassare per via Cucinella, rione Foresta per gli autoctoni non ancora abituatisi alla nuova toponomastica, e cosa vedono i miei occhi? Ricordate la foto notizia messa on line lo scorso 9 aprile? Bene, la didascalia recitava cosi: “Ecco un lampante esempio di segnaletica pericolosa. Provate a percorrere via Fondo Rieco in direzione di via Pasquale Cucinella e viceversa”. A distanza di 14 giorni, ma c’è chi giura che quel segnale di divieto di sosta è li da quasi un mese… la “situazione” è vergognosamente peggiorata. Intanto, in queste 2 settimane, a nessuno è passato minimamente per la testa di risolvere in qualche maniera il problema, come se a nessuno interessasse quel tratto di strada abitato da cittadini di Sparanise che, come tutti gli italiani, pagano le tasse. Del resto siamo lontani dalle elezioni comunali…verrebbe da dire al vecchio saggio che ne ha viste e sentite tante. Ma qui la filosofia di quartiere c’entra veramente poco. Ma insomma, quanto tempo bisogna aspettare per vedere riparata quella griglia? Dobbiamo forse attenderci il solito incidente con feriti o danni da pagare poi con le casse del Comune (che poi sono soldi nostri)? Nove anni fa feci un viaggio di lavoro a Bucarest in compagnia di un noto imprenditore sparanisano. Tra le tante cose che contribuirono a farmi sentire un uomo fortunato c’era lo scandaloso stato delle strade. Era consuetudine segnalare buchi e voragini (quando venivano segnalati…) non con i soliti paletti catarifrangenti ma con tutto quanto faceva volume e potesse essere in qualche modo visibile ed evitabile. Il massimo credo di averlo visto quando, scansando una buca, mi accorsi che di fianco ce n’era un’ altra segnalata addirittura con un sportello di una macchina! Allora ridemmo a crepapelle e ci dicemmo: “certo che in Italia almeno queste cose non si vedono più…”. Ed invece, a distanza di nove anni purtroppo, sono costretto, ahimè, a ricredermi. E la cosa francamente, come cittadino di Sparanise, non mi va proprio giù! Poi faccio in salto in internet e cerco di trovare il significato del sostantivo vergogna. Cerco tra i sinonimi ed i contrari e questo è il risultato. I sinonimi sono: imbarazzo, disagio, timore, confusione, pudore, timidezza, riserbo, verecondia, modestia, soggezione turbamento, pentimento, rossore, disonore, infamia, ignominia, onta, macchia, turpitudine, abiezione, scandalo, immoralità, oscenità, sconcezza; mentre i Contrari sono: impertinenza, spudoratezza, impudenza, dignità, onore, sfrontatezza, impassibilità, sicurezza, imperturbabilità, sfacciataggine, faccia tosta….
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