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Le Farmacie campane dichiarano lo stato di agitazione

Dubbi sull’emendamento al decreto legge approvato in Senato
21/4/2007 15:47

Napoli - I farmacisti della Campania hanno proclamato lo stato di agitazione. Una riunione straordinaria del Consiglio regionale è stata convocata per martedì 24 aprile (ore 20, 00). La nuova vertenza riguarda il mancato adempimento da parte della Regione Campania degli accordi stipulati nei mesi scorsi per superare definitivamente la crisi e delineare un futuro e sinergico piano di azione. Il tavolo tecnico proposto dall’assessore alla Sanità, Angelo Montemarano, sino ad oggi non si è ancora costituito. Il risultato è l’accumulo di nuovi debiti che rischiano di provocare un ulteriore, forte disagio della categoria e prevedibili conseguenze per gli utenti.
La situazione diventa ancor più preoccupante anche alla luce dell’emendamento al decreto di legge per il ripiano selettivo dei disavanzi pregressi nel settore sanitario approvato al Senato e che limita la possibilità di esigere i crediti verso le Asl. In base a tale provvedimento i creditori del settore sanitario non possono, per dodici mesi, promuovere azioni legali nei confronti dei propri debitori e cioè delle aziende sanitarie locali. “Grazie a questa norma – ha dichiarato Nicola Stabile, presidente regionale di Federfarma – la Regione si fa scudo dei decreti legge di dubbia costituzionalità per sottrarsi alle proprie responsabilità ed agli impregni sottoscritti”.
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