Pignataro Maggiore - Si conoscerà solo tra qualche giorno il destino dei 1400 lavoratori dell’Iar-Siltal. L’incontro del 12 aprile u.s., a Roma, nella sede del Ministero del Lavoro, non ha infatti ancora definito la vicenda che ormai da diversi anni interessa oltre 300 operai dello stabilimento pignatarese dell’ex Silia, ma ha comunque portato ad un avvicinamento tra le parti che fino al giorno prima sembrava molto critico. Un passo avanti che lascia intravedere la soluzione dell’annosa questione nonostante la manifestazioni di pessimismo del centrodestra di Pignataro Maggiore innervosito dalle efficaci iniziative attivate da Rifondazione comunista sulla non facile vertenza.
Senza alcuna vena polemica voglio ricordare la canzonatura che abbiamo subita riguardo alle lettere scritte all’On. Maria Rita Lorenzetti, Presidente della Regione Umbria a firma dell’assessore regionale al Lavoro Corrado Gabriele, dell’assessore provinciale Enrico Milani e del sottoscritto nel ruolo di presidente della commissione Attività produttive, ritenendo opportuno rappresentare l’esigenza del suo interessamento alla vicenda volto a determinare una convergenza di intenti circa gli obiettivi di sviluppo economico ed occupazionale dell’Agro Caleno, al fine di garantire una equa trattativa per tutte le parti coinvolte attraverso una sinergica azione istituzionale, in quanto la Gepafin è una società finanziaria di cui Sviluppoumbria detiene la quota di maggioranza.
Dall'incontro tra la componente sindacale e il gruppo acquirente, la Gepafin , è uscito un nuovo piano di acquisizione che l'azienda umbra consegnerà ai commissari incaricati dal Ministero delle Attività produttive. L'accordo prevede l'assunzione di tutti i 1100 lavoratori con gli ammortizzatori sociali concessi dalla legge e l'accompagnamento alla pensione dei 300 dipendenti per i quali questa pratica risulta possibile, esattamente come richiesto dai sindacati. Per stipulare questo nuovo piano, però, Gepafin chiede ai commissari di valutare la possibilità di un ribasso del prezzo d'acquisto. Per farlo, i funzionari incaricati dal Ministero dovranno riunire il comitato dei garanti e solo successivamente (al massimo entro giovedì) dare o meno l'assenso alla nuova operazione. Nel caso il giudizio dei commissari fosse positivo, slitterà di una settimana la data stabilita per la firma definitiva ed inizialmente fissata per il 15 aprile. Intanto il primo avvallo alla manovra è già arrivato dal Ministero dello Sviluppo economico per voce del sottosegretario Alfonso Gianni. Intanto è stato fatto un passo avanti, riuscendo a convincere l'azienda a prendersi in carico tutti i 1100 lavoratori del Gruppo.
Fonte: comunicato stampa Amilcare Nozzolillo
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