Caserta – Una modifica all’articolo 7, comma 2, e all’articolo 10, comma 1, della legge 7 agosto 1990, n. 245, è la proposta unanime emersa dalla recente assemblea ordinaria mensile del Coordinamento delle Associazioni Casertane, affinché la nostra Università non sia più Seconda Università di Napoli. Non si tratta di darle una intitolazione nominale, “Luigi Vanvitelli” o “Terra di Lavoro” o altro nome, ma di liberarla dalla nomenclatura napoletana. Non esiste in Italia un caso analogo. Il problema, che è ben più difficile di quanto sembri perché investe la legge e la politica parlamentare, è stato a lungo studiato dal gruppo di lavoro ad hoc costituito in seno al Co.As.Ca., del quale fanno parte, in qualità di esperti, anche due rappresentanti dell’Associazione coordinata “Pro Tribunale a Caserta”, che si batte per l’istituzione a Caserta di una Corte di Appello. Essi, sulla base di una attenta ricerca effettuata in merito, hanno presentato all’assemblea un dossier e relazionato sul lungo iter procedurale della costituzione della nostra Università attraverso una serie di normative, tra le quali il decreto istitutivo del Presidente della Repubblica 27 aprile 1992. “E’ tempo che Caserta abbia la sua Università”, è stato detto all’unanimità. E ancora: “I nostri rappresentanti in Parlamento vanno investiti di questo problema”. Quella dell’Università di Caserta o, meglio, della provincia di Caserta, essendo decentrata sul territorio provinciale, è una storia dolorosa e incompiuta, che conta ben quindici anni. Ultimo atto in ordine di tempo è il Policlinico minacciato da Lo Uttaro. Ancora un altro eterno incompiuto. Nella sua relazione all’assemblea il dott. Giardinetto ha anche formulato una doppia ipotesi di modifica dell’articolo 7, in questa forma: “Per la caratteristica della dislocazione della Università degli Studi in un vasto territorio comprendente ben quattro Comuni della provincia di Caserta: Aversa, Capua, Caserta e S. Maria C.V., la II Università di Napoli, già avente sede in Caserta, ai sensi del D.P.R. 27 aprile 1992, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell’8 agosto 1992, sarà denominata “Università di Terra di Lavoro” (o altro nome). Il Rettorato avrà sede unica nella città capoluogo di Caserta”. Il gruppo di lavoro del Co.As.Ca. ha in programma un incontro con i parlamentari del territorio per impegnarli in questa battaglia, che promette resistenze napoletane e non solo, ma che va fatta fino in fondo, accanto a quelle non meno ardue dell’ex Macrico, dei rifiuti e dell’acqua. Il Consiglio direttivo con il gruppo di lavoro Università si riunirà martedì 17 aprile, ore 19,00, presso la sede del Circolo Nazionale.
Fonte : comunicato stampa
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