Caro Mimmo,
ho letto almeno tre volte la tua lettera per essere sicuro di averne ben compreso il contenuto, sfumature incluse. Sai quando un amico mi scrive pubblicamente sono portato a prestare maggiore attenzione proprio per l’importanza che da sempre concedo al per me sacro valore dell’amicizia. Dunque con altrettanta chiarezza e nel pieno rispetto delle parti, ho deciso di risponderti pubblicamente, (consapevole del fatto che certe cose continueremo a dircele a modo nostro…) Vedi, nello scrivere il pezzo dedicato al nuovo (?) stadio, non c’era alcuna volontà di tirare in ballo la NCA Sparanise, società della quale mi onoro di aver fatto parte in qualità di dirigente in tempi non lontani, quando, ironia della sorte, sportivamente parlando vivemmo insieme due esaltanti stagioni all’insegna, la prima, del successo proprio nel campionato di seconda categoria, meritatamente stravinto, e la seconda, in prima categoria, dove da neo promossa “ci comportammo” in maniera altrettanto egregia, in un testa a testa avvincente con il Recale, se la memoria non mi inganna. Ma per non continuare a farci le seghe a vicenda, ti dico che il passaggio al quale ti riferisci va inquadrato per quello che è, e non deve essere strumentalmente decontestualizzato. L’affermare che in Italia vivono 58 milioni di commissari tecnici serviva a dimostrare la grande passione che si sviluppa intorno al calcio, anche quello di seconda categoria che viviamo a Sparanise, Tuttavia, ho il dovere di ribadire anche in questa occasione che personalmente, e sono sempre più certo che la stragrande maggioranza degli sparanisani la pensa come me, credo che un nuovo stadio per Sparanise non sia una priorità. Non è giusto. E sai perché? Perché è immorale non tener conto delle priorità e dei bisogni primari della gente! Vedi nell’articolo facevo riferimento alla nostra rete idrica. Ebbene: io credo che i soldi necessari per costruire un nuovo stadio, si parla di 1,5 milioni di euro, bastino, per esempio, a rimettere finalmente a nuovo la nostra rete idrica che, da quanto si è appreso da un recente studio del Consorzio idrico“Terra di Lavoro” , fa letteralmente acqua da tutte le parti. Considerato poi che l’acqua è un bene primario che consumiamo, pagando, tutti i giorni, credo, quanto meno, che possa meritare una sorta di diritto di prelazione nei confronti di altre pur rispettabilissime iniziative. Ovvio che la comparazione rete idrica-stadio voleva solo essere un segnale da lanciare a chi di dovere per far meglio capire che ci sono delle priorità che andrebbero rispettate. E come se in una famiglia tipo, il padre, o la madre, prima di comprare pane, pasta e generi di prima necessità decidesse di mandare il figlio in vacanza per sei mesi. E evidente, se cosi fosse, che la famiglia non amministra bene il proprio budget, anteponendo il tempo libero alle necessità quotidiane. Ti ricordi quante volte è mancata l’acqua la scorsa estate? Credi sia da paese civile, nel 2006, lasciare decine di famiglie con i rubinetti a secco a prescindere dalla responsabilità soggettiva? Io credo di no! E poi c’è un altro aspetto che deve essere valutato. Perché si deve costruire un nuovo stadio con i soldi pubblici (cioè i nostri) quando ce n’è già uno? Considerando appunto che per un campionato di Seconda o Prima categoria, ma anche di Promozione o di Eccellenza, quello che c’è basta e avanza? Perché non si prende in considerazione l’eventuale acquisto proprio del “Villaggio del Fanciullo” di proprietà della Curia Vescovile di Teano? Di sicuro si risparmierebbe almeno la metà dei soldi. Ma se proprio è necessario fare qualcosa a sostegno dello sport, e personalmente credo lo sia, allora credo che l’Amministrazione comunale debba addossarsi le spese di affitto che voi come società sportiva regolarmente pagate ogni anno e sostenervi cosi come ha fatto con al società Sparanise Volley, dandogli in gestione il palazzetto dello sport. Un buon padre di famiglia non dovrebbe fare “ a chi figlio e a chi figliastro…” Perché vedi caro Mimmo, secondo me anche questo è immorale. Cosi come personalmente ritengo immorale il fatto che la Curia di Teano faccia pagare un fitto su di una struttura costruita con l’aiuto del popolo di Sparanise dall’amato Arciprete Palombo, per Sparanise e per gli sparanisani proprio per le stesse finalità aggregative alle quali tu oggi fai riferimento. Credo che sia l’unico esempio del genere nella nostra regione. Cosa succederebbe se l'amministrazione comunale facesse pagare l'ici per la chiesa madre di Sparanise? Apriti cielo! Ma questa è una storia vecchia e visti i tempi che corrono è meglio buttare acqua sul fuoco. Concludo con una considerazione: nell’ultimo consiglio comunale mi è parso di ascoltare due diverse versioni in merito alla situazione campo sportivo. Quella dell’assessore ai lavori pubblici Ferrara che spinge per una nuova struttura del costo di 1,5 milioni di euro e quella del Sindaco Piccolo, che invece, a parer mio più saggiamente, starebbe valutando una soluzione per l’acquisto del villaggio del Fanciullo. In merito all’augurio che ti poni ti posso dire che comunedisparanise.com si occupa settimanalmente della NAC Sparanise e che sicuramente darà ampio risalto alla vittoria, per me ormai certa, ma è sempre meglio incrociare le dita, del campionato di seconda categoria. Spero che per quella data possiate festeggiare sullo, nel frattempo diventato, “stadio comunale” “Villaggio del Fanciullo” di Sparanise. Tutto il resto caro Mimmo sono solo chiacchiere da corso… in salsa pseudo politica, alle quali, per tradizione e cultura, e ormai per noia, visto che sono prossimo ai 40 anni, ho smesso di dare peso da un pezzo…
Ti saluto con una proposta: qualora l’Amministrazione dovesse farcela, perché non intitolarlo: stadio comunale Don Pietro Palombo?
Cordialmente,
Ilario Capanna
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