È diventato legge il decreto sulle liberalizzazioni voluto dal ministro dello Sviluppo economico Pierluigi Bersani. Di seguito tutto ciò che deve sapere il cittadino-consumatore per far valere i suoi diritti nel caso ce ne fosse bisogno. Tutti gli obblighi da rispettare da parte delle aziende.
TELEFONIA MOBILE. LA TRASPARENZA E’ D’OBBLIGO: IL COSTO DELLA RICARICA DEVE CORRISPONDERE AL TRAFFICO TELEFONICO ACQUISTATO.
Per la ricarica dei cellulari si paga quello che si consuma: stop ai costi fissi e ai contributi per la ricarica di carte prepagate (anche via bancomat o in forma telematica) aggiuntivi rispetto al costo del traffico telefonico richiesto. Gli operatori si sono adeguati dal 5 marzo scorso.
Il credito telefonico delle carte prepagate non può più avere una scadenza (oggi è generalmente pari a 12 mesi). Ogni clausola difforme è nulla.
D’ora in poi le offerte tariffarie dei differenti operatori della telefonia mobile, a seguito della direttiva dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, evidenzieranno tutte le voci che compongono l’effettivo costo del traffico telefonico per consentire ai consumatori un adeguato confronto.
OGNI VOLTA CHE COMPONI UN NUMERO DI CELLULARE PUOI SAPERE PRIMA IL NOME DELLA COMPAGNIA TELEFONICA CHE STAI CHIAMANDO.
L’utente non rischierà più di chiamare un numero di cellulare pensando, erroneamente, di usufruire di una telefonata economicamente più vantaggiosa perché appartenente alla sua stessa compagnia. L’Autorità per le Garanzie nelle comunicazioni, infatti, determina le modalità per consentire all’utente, a sua richiesta, al momento della chiamata da numero fisso o cellulare e senza alcun addebito, di conoscere l’indicazione dell’operatore che gestisce il numero chiamato.
TELEFONIA FISSA, INTERNET E TV. LIBERTA’ DI RECEDERE DAL CONTRATTO ED ELIMINAZIONE DEL COSTO DI RICARICA.
Anche per la ricarica delle carte prepagate Tv e Internet si paga quello che si consuma. La norma originariamente prevista per la telefonia mobile è stata estesa anche a questi settori. Il divieto scatta dal giorno successivo alla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.
Salta l’obbligo per gli utenti di restare fedeli agli operatori di telefonia e di reti televisive e di comunicazione elettronica, indipendentemente dalla tecnologia utilizzata: i contratti di adesione stipulati con tali operatori devono prevedere la facoltà del contraente di recedere dal contratto e di trasferire l’utenza in qualsiasi momento e senza spese non giustificate da costi dell’operatore (alcuni operatori oggi impongono la fornitura del servizio per 12 mesi). Gli operatori non possono, inoltre, imporre un obbligo di preavviso superiore a 30 giorni.
RAFFORZATI I POTERI DELL’AGCOM.
Spetta all’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (Agcom) il compito di vigilare sull’attuazione delle nuove disposizioni, di stabilire ove necessario le modalità attuative e di comminare le sanzioni in caso di violazione.
STRADE E AUTOSTRADE. TRASPARENZA SU PREZZI CARBURANTI. E AVVISI TEMPESTIVI IN CASO DI INCIDENTI.
Tabelloni posti all’inizio e lungo la tratta daranno informazioni su: 1) listino prezzi comparati delle stazioni di servizio presenti lungo il percorso; 2) gravi limitazioni del traffico che saranno segnalate prima del pagamento del pedaggio.
Apposite convenzioni consentiranno all’automobilista di ricevere le stesse informazioni via radio e sms.
Il Ministero dei Trasporti, entro 30 giorni dall’entrata in vigore della legge di conversione, sottopone al Cipe una proposta per disciplinare, senza oneri aggiuntivi per il bilancio pubblico, nell’ambito delle concessioni autostradali e stradali, l’installazione di questi nuovi strumenti di informazione e la sottoscrizione di convenzioni con emittenti e gestori di telefonia.
TARIFFE AEREE. STOP A OFFERTE NON TRASPARENTI LE COMPAGNIE DEVONO INDICARE IL PREZZO EFFETTIVO DEL SERVIZIO (PREZZO NETTO + COMPONENTI DEL SUPPLEMENTO).
Il cittadino ora non sarà più ‘sedotto’ da offerte ingannevoli. Numerose sono, infatti, le offerte promozionali nelle quali il prezzo netto figura in un campo decisamente visibile al cittadino e, invece, il supplemento (spesso denominato “tasse” senza specificare di cosa si tratti) figura in un campo visivo minimale, oltre ad essere indicato con caratteri minuscoli. Un supplemento che porta il prezzo effettivo per il consumatore a lievitare enormemente.
Saranno vietate le offerte e i messaggi pubblicitari di voli aerei recanti l’indicazione del prezzo al netto di spese, tasse e altri oneri aggiuntivi. Fra 30 giorni simili offerte e messaggi saranno sanzionati quali pubblicità ingannevole.
Le compagnie aeree dovranno anche indicare quanti posti sono disponibili al prezzo indicato nella promozione e per quali delimitati periodi è valida l’offerta.
ALIMENTI CONFEZIONATI. FINISCE ‘LA CACCIA’ ALLA DATA DI SCADENZA.
Finalmente la data di scadenza dei prodotti alimentari confezionati salterà agli occhi immediatamente.
L’indicazione della data di scadenza o del termine minimo di conservazione dei prodotti alimentari deve essere posta sulla confezione in uno spazio di facile individuazione da parte del consumatore e deve essere chiaramente leggibile e scritto in modo indelebile.
Le industrie alimentari avranno 180 giorni per modificare le confezioni dei prodotti, mentre i prodotti già immessi sul mercato possono essere commercializzati fino allo smaltimento delle scorte.
ASSICURAZIONI. AGENTI PLURIMANDATARI ANCHE PER IL RAMO DANNI.
Le compagnie assicurative non possono stipulare con i propri agenti contratti che prevedano clausole di distribuzione esclusiva di polizze relative al ramo danni. Si estende così a tutto il ramo danni (incendio, furto, infortuni ecc…) il divieto previsto dall’art.8 della legge 248/06 di quest’estate e che scatterà dal 2008 per le polizze Rc auto. L’obiettivo è quello di aumentare il livello di concorrenza e la possibilità di scelta da parte del consumatore. [I nuovi contratti di agenzia, successivi alla legge di conversione, dovranno essere stipulati in base alla nuova normativa. Per i vecchi contratti, l’adeguamento dovrà comunque avvenire entro il 1° gennaio 2008].
STOP AL VINCOLO DI DURATA DECENNALE PER POLIZZE RAMO DANNI.
Le compagnie di assicurazioni non potranno più offrire polizze pluriennali con il vincolo decennale di durata, come attualmente previsto dal Codice Civile. Il contraente avrà la possibilità di disdire il contratto, di anno in anno, senza costi. In sostanza il consumatore, di fronte ad eventuali condizioni più vantaggiose da parte di altre compagnie, sarà libero di chiudere il contratto prima della scadenza finale prevista originariamente e quindi scegliere liberamente. In questo modo il governo pone rimedio ad una anomalia tutta italiana che ha prodotto effetti negativi sulla concorrenza del settore. [Per i contratti stipulati prima dell’entrata in vigore della legge di conversione del decreto la facoltà di recesso può essere esercitata soltanto dopo il terzo anno di vigenza del contratto.]
STOP A PEGGIORAMENTO IMMOTIVATO DELLA CLASSE BONUS-MALUS RC AUTO.
Un consumatore che stipula un nuovo contratto Rc Auto per un ulteriore veicolo acquistato della medesima tipologia (automobile con automobile, motorino con motorino), anche di proprietà di un familiare convivente, ha diritto all’assegnazione della classe di merito risultante dall’ultimo attestato di rischio sul veicolo già assicurato.
L’attestato di rischio conserva la sua validità fino a 5 anni, anche in caso di interruzione dell’uso del veicolo.
In caso di sinistro l’impresa di assicurazione non può variare in senso sfavorevole all’automobilista la classe di merito fino a quando non sarà accertata l’effettiva responsabilità. Nei casi in cui non sia possibile accertare la responsabilità principale, si prevede il computo pro quota in relazione del numero dei conducenti coinvolti nel sinistro ai fini della eventuale variazione di classe.
Le compagnie di assicurazione devono comunicare tempestivamente tutti i casi di variazione peggiorativa della classe di merito degli automobilisti, in ossequio ai principi di trasparenza e di pubblicità.
CON UN CLICK METTI A CONFRONTO LE POLIZZE RC AUTO. I CONSUMATORI POTRANNO AVERE INFORMAZIONI TEMPESTIVE SULLE TARIFFE PRESENTI SUL MERCATO.
Il Ministero dello Sviluppo economico, utilizzando i dati che saranno messi a disposizione dall’Isvap, organizzerà un servizio on line per consentire la scelta della polizza Rc auto più conveniente, a seguito della comparazione tra i prezzi di mercato offerti per il singolo profilo individuale.
MUTUI IMMOBILIARI. NIENTE PIU’ SPESE NOTARILI E TEMPI PIU’ RAPIDI PER LA CANCELLAZIONE DELL’IPOTECA.
Dopo aver pagato interamente il mutuo contratto con una banca o una società finanziaria o un ente previdenziale, il cittadino-consumatore per avere la piena disponibilità del proprio immobile non si dovrà più fare carico di adempimenti e spese (notaio e quietanza da parte dell’istituto finanziario).
L’ipoteca si estingue automaticamente sia una volta completato il pagamento del mutuo, sia alla sua scadenza naturale, a prescindere dalla durata.
Il cittadino riceverà automaticamente e senza spese la quietanza di avvenuto pagamento da parte dall’istituto finanziario il quale ne trasmetterà una copia all’Agenzia del Territorio (conservatoria dei registri immobiliari) secondo modalità fissate da un provvedimento che l’Agenzia emanerà entro 60 giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione.
Il conservatore procederà d’ufficio a cancellare definitivamente l’ipoteca decorsi 30 giorni dal momento in cui ha ricevuto la quietanza da parte dell’ istituto finanziario.
Per i vecchi mutui già estinti e per i quali non sia stata ancora cancellata l’ipoteca, il cittadino può usufruire della nuova procedura richiedendo all’istituto finanziario la quietanza di avvenuto pagamento con lettera raccomandata.
NIENTE PIU’ PENALE IN CASO DI ESTINZIONE ANTICIPATA. DEI MUTUI IMMOBILIARI.
Non si pagano più penali in caso di estinzione anticipata di mutui contratti con istituti finanziari, banche ed enti di previdenza per acquistare o ristrutturare unità immobiliari ad uso privato o adibite allo svolgimento della propria attività economica e professionale da parte di persone fisiche. Questa misura si applica ai mutui stipulati a partire dal 2 febbraio 2007 (giorno dell’entrata in vigore del decreto legge).
Per i mutui contratti prima del 2 febbraio 2007 il costo effettivo a carico del cliente, in caso di estinzione anticipata, verrà stabilito da un accordo tra l’Abi e le associazioni dei consumatori. Entro il 3 maggio (a 90 giorni dall’entrata in vigore) Associazione bancaria e consumatori dovranno, infatti, definire le regole generali di riconduzione ad equità dei contratti di mutuo in essere mediante, in particolare, la determinazione della misura massima dell’importo della penale dovuta per il caso di estinzione anticipata o parziale del mutuo. In caso di mancato accordo tra le parti, deciderà la Banca d’Italia entro i successivi 30 giorni . Gli istituti non potranno rifiutarsi di rinegoziare i mutui secondo le nuove regole contenute nell’accordo.
PORTABILITA’ DEL MUTUO.
Dal 2 febbraio il cliente di un istituto finanziario, di una banca o di un ente previdenziale può trasferire il mutuo contratto ad un’altra banca, anche mediante scrittura privata e senza perdere i benefici fiscali previsti per la prima casa.
IMPRESA PIU’ FACILE. IN UN GIORNO PUO’ NASCERE UNA NUOVA IMPRESA. UNA COMUNICAZIONE UNICA AL REGISTRO DELLE IMPESE SOSTITUISCE TUTTI GLI ADEMPIMENTI AMMINISTRATIVI FINORA PREVISTI. VIENE RILASCIATA IN TEMPO REALE UNA RICEVUTA CHE DA’ ISTANTANEO VIA LIBERA ALLA NUOVA ATTIVITA’.
Gli adempimenti amministrativi di carattere nazionale previsti per l’iscrizione al registro delle imprese, all’Inps, all’Inail e per l’ ottenimento del codice fiscale e della partita Iva verranno sostituiti da una comunicazione unica.
L’interessato , a fini dell’avvio dell’attività di impresa, presenta all’ Ufficio del registro delle imprese della Camera di Commercio, di norma per via telematica o su supporto informatico, la comunicazione unica per gli adempimenti necessari. Verrà così rilasciata subito una ricevuta che costituisce titolo per l’immediato avvio dell’attività imprenditoriale, se sussistono i requisiti di legge. Le amministrazioni pubbliche, naturalmente, continueranno a svolgere i controlli sulle attività di impresa, ma questo non potrà più ostacolare l’avvio delle attività.
La stessa procedura si applica anche in caso di modifiche o cessazione dell’attività d’impresa.
La Camera di commercio assicurerà, gratuitamente, d’intesa con le associazioni imprenditoriali, l’aiuto necessario ai privati, considerato che, per garantire la rapidità, le comunicazioni e gli atti amministrativi dovranno svolgersi per in via telematica.
Entro 45 giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del decreto, i ministeri interessati definiranno la modulistica necessaria per la compilazione e la trasmissione delle domande. In ogni caso gli aspiranti imprenditori potranno utilizzare, per i sei mesi successivi a questo provvedimento, la procedura tradizionale.
IMPRESE E MESTIERI PIÙ LIBERI. PIU’ SEMPLICE ACCEDERE ALL’ATTIVITA’ DI PARRUCCHIERE, ESTETISTA, PULIZIA, DISINFEZIONE, FACCHINAGGIO, AUTOSCUOLA. PER ACCEDERE E’ SUFFICIENTE FARE LA DICHIARAZIONE DI INIZIO ATTIVITA’. SALTANO I CRITERI DELLA DISTANZA MINIMA E I PARAMETRI NUMERICI PRESTABILITI.
Nel caso di parrucchieri, barbieri ed estetiste restano necessari i requisiti di qualificazione professionale, ove prescritti, e la conformità dei locali ai requisiti urbanistici ed igienico sanitari. Inoltre, barbieri, parrucchieri ed estetiste sono liberi di decidere se e quando stare chiusi durante la settimana.
Nel caso di imprese di pulizia, disinfezione, restano necessari, ove già richiesti, i requisiti di onorabilità e capacità economico finanziaria. Queste attività possono essere esercitate solo nel pieno rispetto della normativa vigente in materia di tutela del lavoro e della salute, oltre che della normativa in materia di smaltimento dei rifiuti speciali o tossici. Per le imprese di facchinaggio non sono più necessari i requisiti di capacità economico finanziaria.
Nel caso delle autoscuole resta obbligatorio il rispetto dei requisiti morali e professionali, della capacità finanziaria e degli standard tecnico-organizzativi già previsti. Le autoscuole, inoltre, continueranno ad essere soggette alla vigilanza amministrativa e tecnica da parte delle province . Vengono, inoltre, inasprite le sanzioni amministrative per chi apre l’attività senza avere i requisiti prescritti. Nel caso, poi, di una ulteriore sede di autoscuole già attività sarà necessario nominare un responsabile didattico in possesso dell’idoneità tecnica. Entro il 3 maggio 2007 Regioni, province e comuni, ognuno per la propria materia di competenza, dovranno adeguare i propri regolamenti.
GUIDE E ACCOMPAGNATORI TURISTICI. PER ESERCITARE QUESTA ATTIVITA’ BASTA ATTESTARE I REQUISITI PROFESSIONALI PREVISTI DALLE LEGGI REGIONALI: SALTA LA NECESSITA’ DI AUTORIZZAZIONI PREVENTIVE, SPARISCE L’OBBLIGO DI ESSERE RESIDENTI, STOP AD UN EVENTUALE TETTO NUMERICO.
Le attività di guida turistica e accompagnatore turistico non possono essere subordinate all’obbligo di autorizzazioni preventive, al rispetto di parametri numerici e a requisiti di residenza. Per fare la guida turistica o l’accompagnatore bisogna avere i requisiti professionali previsti dalle leggi regionali.
Ai soggetti titolari di laurea in lettere con indirizzo in storia dell’ arte o in archeologia o titolo equipollente l’esercizio dell’attività di guida turistica non può essere negato, nè subordinato allo svolgimento dell’ esame abilitante, salvo dimostrare la conoscenza linguistica e del territorio.
Ai soggetti titolari di laurea o diploma universitario in materia turistica o titolo equipollente non può essere negato l’esercizio di attività di accompagnatore turistico, salvo dimostrare conoscenze specifiche qualora non siano state oggetto di un corso specifico.
Entro il 3 maggio Regioni ed Enti locali dovranno adeguare le disposizioni normative e regolamentari ai nuovi principi.
GAS NATURALE. PRIMO PASSO VERSO LA BORSA DEL GAS. PICCOLI E MEDIE IMPRESE POTRANNO COMPRARE GAS ON LINE SENZA DOVER ANDARE OLTRE FRONTIERA. CRESCONO GLI SCAMBI SUL MERCATO NAZIONALE DEL GAS NATURALE.
La quota di gas naturale prodotto dai giacimenti italiani che oggi le imprese produttrici versano allo Stato in controvalore (royalties) dovranno essere cedute dai titolari delle concessioni ad altri operatori presso l’esistente mercato regolamentato già funzionante sul sito web di Snam Rete Gas. Un mercato virtuale on line cui possono accedere le imprese che hanno contratti di trasporto di gas in Italia o con chi lo produce in Italia o con chi lo importa dall’estero. La misura renderà più facile ai piccoli e medi operatori trovare gas da comprare, visto che importarlo dall’estero richiede una forza contrattuale idonea a poter stipulare contratti con i fornitori esteri e a trovare la necessaria capacità di trasporto attraverso i gasdotti dall’estero.
Gli introiti del gas ceduto sul mercato virtuale dai titolari delle concessioni andranno allo Stato.
Tutti i nuovi importatori di gas in Italia dovranno offrire al mercato on line una percentuale del volume importato. Le nuove autorizzazioni all’ importazione di gas rilasciate dal ministero prevedranno tale obbligo.
La percentuale di gas da cedere al mercato virtuale sarà stabilita con decreto del ministro dello Sviluppo economico, sentita l’Autorità per l’energia elettrica e il gas. Il decreto dovrà essere emanato entro 3 maggio.
AFFIDAMENTI CONTRATTUALI. QUANDO LA REVOCA DI ATTI AMMINISTRATIVI CHE INCIDONO SU RAPPORTI CONTRATTUALI CON PRIVATI E’ MOTIVATA DAL CONTRASTO DEL PRECEDENTE. PROVVEDIMENTO CON L’INTERESSE PUBBLICO, IL SOGGETTO PRIVATO HA DIRITTO AD ESSERE INDENNIZZATO PER LE SPESE GIA’ EFFETTUATE, MA NON HA DIRITTO ANCHE AL RISARCIMENTO DEL MANCATO GUADAGNO CHE L’INTERESSATO SPERAVA DI OTTENERE DALL’ESECUZIONE DEL CONTRATTO. CHI È STATO DANNEGGIATO NON PUÒ CHIEDERE UN RISARCIMENTO PER LA PARTE IN CUI LUI STESSO HA CONCORSO AL DANNO INFLUENZANDO LA SCELTA SBAGLIATA DELL’AMMINISTRAZIONE.
Con questa norma si prevede, a carico delle Amministrazioni, l’obbligo di corresponsione di un indennizzo nei casi di revoca di atti amministrativi che incide su precedenti rapporti negoziali con i privati. Si estende, quindi, anche all’attività privatistica, la previsione che contempla, in termini più generici, l’ipotesi di “revoca che comporta pregiudizi in danno di soggetti direttamente interessati”. Poiché la revoca consegue ad una diversa valutazione o ad una sopravvenienza che impongono una rivisitazione dell’interesse pubblico come inizialmente apprezzato, è opportuno che il potere di revocare il provvedimento sia condizionato all’obbligo di indennizzare il privato, che per effetto della revoca abbia subito un pregiudizio, anche nei casi - sempre più frequenti - di attività negoziale dell’amministrazione. Versandosi in una ipotesi di responsabilità da atto lecito, motivata in ragione dell’interesse pubblico, non si tratta di un risarcimento del danno ma di indennizzo, in relazione al quale sono dettate anche le modalità per la quantificazione riferita, sotto il profilo quantitativo, al solo danno emergente, con esclusione dei vantaggi futuri venuti meno e nel rispetto dei principi civilistici della valutazione del concorso e dell’attività svolta dall’interessato (art. 1226 c.c.).
L’amministrazione non è comunque tenuta, secondo gli stessi principi del codice civile applicabile ai privati, a risarcire il danno per la parte in cui la sua scelta sbagliata è stata influenzata da comportamenti dello stesso danneggiato o di altri, ad esempio mediante la presentazione di studi di fattibilità o di preventivi di lavori rivelatisi non rispondenti al vero.
TAV. SI TORNA ALLE GARE PUBBLICHE EUROPEE CHE CONSENTIRANNO DI SCEGLIERE L’OFFFERTA ECONOMICA PIU’ CONVENIENTE E DI TUTELARE L’INTERESSE PUBBLICO. ENORME RISPARMIO PER LO STATO: FINORA LA REALIZZAZIONE DELLA LINEA DELL’ALTA VELOCITÀ È COSTATA CIRCA TRE VOLTE DI PIÙ DEI PREVENTIVI. VELOCIZZAZIONE DEI TEMPI: FINORA LA REALIZZAZIONE DELL’ALTA VELOCITÀ È DURATA MOLTO DI PIÙ DEI TEMPIPREVENTIVATI.
Vengono revocate le concessioni rilasciate a TAV spa dall’Ente Ferrovie dello Stato ed a RFI spa per la realizzazione di talune tratte ferroviarie (Milano-Verona; Verona-Padova; Milano-Genova; terzo Valico dei Giovi). Gli effetti delle revoche si estendono a tutti i connessi rapporti convenzionali stipulati con i general contractors tra il 1991 e il 1992. Sarà così possibile riaprire la realizzazione delle opere in esame al mercato e alla libera concorrenza, mediante l’espletamento di gare pubbliche europee, che consentiranno la scelta dell’offerta economica più conveniente, oltre che la tutela dell’interesse pubblico mediante un’adeguata vigilanza sul rispetto dei tempi e degli oneri finanziari pattuiti.
Questa norma prende le mosse dalla riforma del 2000 che revocò le concessioni dallo Stato a Ferrovie dello Stato e da Ferrovie a TAV, che avevano a loro volta consentito di affidare a pochi grandi gruppi di imprese, i cosiddetti ‘general contractors’, la completa realizzazione delle tratte ferroviarie per l’alta velocità. Dopo la riforma del 2000, il governo della successiva legislatura ripristinò il sistema del general contractor. Così, segnando una anomalia tutta italiana, l’alta velocità ferroviaria è stata finora realizzata con affidamenti senza gara. Con l’attuale norma, invece, si revocano le concessioni determinando così la revoca dei contratti che derivavano dalle precedenti concessioni e si torna alle gare pubbliche europee per le ormai poche tratte ancora libere (vale a dire ancora non realizzate).
Le imprese che hanno iniziato lavori di progettazione saranno risarciti dallo Stato sulla base del rimborso, in deroga alla normativa vigente, dei soli oneri per attività progettuali preliminari effettivamente sostenuti e adeguatamente documentati.
Il governo presenterà al Parlamento una relazione annuale, entro il termine del 30 giugno, sugli aspetti economico-finanziari della norma.
ROTTAMAZIONE. BONUS DI 80 EURO SUL COSTO DI DEMOLIZIONE DEI VEICOLI. TESSERA GRATIS PER UN ANNO PER IL TRASPORTO PUBBLICO ANCHE PER CHI LAVORA FUORI SEDE.
Chi, nel 2007, demolisce autoveicoli per il trasporto di persone e cose, immatricolati come ‘euro 0’ o ‘euro 1’ ha diritto ad un contributo pari al costo di demolizione , entro il limite massimo di 80 euro per veicolo.
Chi rottama la propria auto e non la sostituisce con una nuova può chiedere il rimborso dell’abbonamento al trasporto pubblico locale per un anno sia nel luogo in cui ha la residenza e il domicilio, sia nel luogo in cui lavora.
SCUOLA. RILANCIO DELL’ISTRUZIONE TECNICO-PROFESSIONALE PER FAVORIRE CRESCITA E SVILUPPO. PIU’ AUTONOMIA E PIU’ OPPORTUNITA’ FORMATIVE PER UNA SCUOLA PIU’ EUROPEA. RITORNANO ‘IN SERIE A’ GLI ISTITUTI TECNICI E PROFESSIONALI NELL’AMBITO DEL SISTEMA DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE, PARI DIGNITA’ RISPETTO AI LICEI.
Vengono mantenuti (contrariamente a quanto stava per accadere con la riforma Moratti) gli attuali istituti tecnici e professionali, nell'ambito del sistema dell'istruzione secondaria, finalizzati al conseguimento di diplomi di istruzione secondaria. Vengono, quindi, soppressi i licei tecnologici ed economici previsti dalla legge Moratti e mai attuati.
UNA RIVOLUZIONE IN ARRIVO: ORA E’ POSSIBILE ISTITUIRE DEI POLI TECNICO PROFESSIONALI, ALMENO UNO PER PROVINCIA.
Ora è possibile istituire, in ciascuna provincia, i "Poli tecnico-professionali", organismi di natura consortile formati da tre componenti: 1. istituti tecnici e professionali; 2. strutture formative accreditate per il conseguimento di qualifiche e diplomi professionali spendibili a livello nazionale ed europeo; 3. Istituti tecnici superiori che saranno istituiti come trasformazione degli attuali Ifts (cioè percorsi di Istruzione e Formazione Tecnica Superiore post secondaria non universitaria).
I Poli sono finalizzati a promuovere in modo stabile e organico la diffusione della cultura scientifica e tecnica e le misure per lo sviluppo economico e produttivo del Paese. Nota bene: ogni anno le imprese cercano, senza trovarli, circa 500.000 giovani che abbiano qualifiche e diplomi tecnico professionali e 80.000 super periti.
ANCHE ALLE SCUOLE STATALI E ALLE PARITARIE NON PROFIT LE AGEVOLAZIONI DELLE FONDAZIONI.
A chi fa donazioni in favore delle istituzioni scolastiche, finalizzate all'innovazione tecnologica, all'edilizia scolastica e all'ampliamento dell'offerta formativa vengono riconosciute le stesse agevolazioni fiscali previste per le donazioni fatte alle Fondazioni. Gli sgravi sono previsti per tutte le donazioni effettuate da persone fisiche, imprese e mondo dell'associazionismo no profit (Onlus). (Per questo si prevede anche un'apposita integrazione delle disposizioni contenute nel testo unico delle imposte sui redditi). Questo sarà possibile già nella dichiarazione dei redditi 2008, con riferimento all'anno fiscale 2007. Le agevolazioni fiscali si applicano anche alle donazioni effettuate a favore di scuole paritarie, senza scopo di lucro, che fanno parte del sistema nazionale di istruzione. I dati sulle donazioni, e in particolare quelli che riguardano le persone fisiche o giuridiche che le hanno effettuate, sono dati personali agli effetti del codice in materia di protezione dei dati personali e come tali vanno trattati.
RIORDINO E POTENZIAMENTO DEGLI ISTITUTI TECNICI E PROFESSIONALI.
Vengono riordinati e potenziati gli istituti tecnici e professionali, quali istituzioni appartenenti al sistema dell'istruzione secondaria superiore, strutturati organicamente sul territorio attraverso collegamenti stabili con il mondo del lavoro, con la formazione professionale, con l'università e la ricerca.
Si adottano appositi regolamenti ministeriali per snellire il numero degli attuali indirizzi di studio degli istituti tecnici e professionali, per avere un monte ore di lezioni sostenibile dagli allievi, per prevedere più spazio per le attività di laboratorio, di tirocinio e di stage e per orientare meglio alle scelte universitarie e al sistema dell'istruzione e formazione tecnica superiore.
RACCORDO TRA ISTRUZIONE TECNICO PROFESSIONALE E ISTRUZIONE E FORMAZIONE PROFESSIONALE.
Vengono predisposte linee guida, definite con il sistema delle Regioni e delle Autonomie Locali, per realizzare raccordi organici tra i percorsi dell'istruzione tecnico-professionale e i percorsi dell'istruzione e formazione professionale effettuati da idonee strutture formative e per il conseguimento di qualifiche e diplomi professionali di competenza delle Regioni che rispondano ai livelli essenziali delle prestazioni e siano spendibili su tutto il territorio nazionale.
RINVIO DI UN ALTRO ANNO PER LA RIFORMA MORATTI.
Viene rinviato di un altro anno l'avvio del secondo ciclo di istruzione previsto dalla riforma Moratti.
Fonte: i fatti.com
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