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Corso Matteotti soffocato dalla sosta selvaggia. Dove sono finiti gli addetti ?

Impossibile trovare un posto auto libero già dalle 17,00
18/3/2007 18:57

Sparanise – Il sabato delle famiglie italiane si sa, è sostanzialmente dedicato agli acquisti, e gli sparanisani non fanno certo eccezione. Però, mentre la maggior parte dei nostri connazionali sembra non avere particolari problemi nell’esercizio dello shopping, gli sparanisani sono spesso costretti, per sfinimento, ad andare altrove a causa della mancanza di un posto dove poter parcheggiare la propria autovettura. Il problema si presenta soprattutto lungo corso Matteotti, che oltre ad essere la strada più trafficata di Sparanise è anche quella a più alta concentrazione di attività commerciali. Ma proprio quella che potrebbe essere un’opportunità, per lo sviluppo del commercio locale, da troppo tempo ormai è diventata un problema di difficile soluzione. Tuttavia, ad onor di cronaca, la soluzione ci sarebbe: basterebbe semplicemente applicare la legge già esistente. Rispettare le regole è da sempre sinonimo di libertà per tutti, e non è un caso se risulta essere il sistema più semplice per vivere in maniera civile, e casualmente pare sia anche il sistema più adottato dalla stragrande maggioranza delle democrazie del mondo. Ed invece, a Sparanise, questo esercizio di libertà non c’è più. Per ben due volte, l’amministrazione comunale ha dato in affidamento a delle società cooperative la gestione delle aree di parcheggio a pagamento e per ben due volte, dopo poco tempo di attività, le società si sono misteriosamente volatilizzate. Eppure nelle due brevi fasi di vacatio da caos le cose funzionavano e come. Erano sparite pure le auto dei commercianti stessi, perennemente parcheggiate proprio a discapito dei loro clienti, ed un posto lo si trovava sempre, a tutte le ore del giorno, con conseguente effetto benefico per gli stessi commercianti, che finalmente potevano avere un rapporto con clienti non stressati dalla sindrome da parcheggio. Bastava spendere 50 centesimi di euro e tutto filava liscio: meno stress più acquisti. E invece no! Gli addetti alla sosta sono ormai spariti, i cartelli che invitano al pagamento sono ancora li, ed il corso è ritornato ad essere il solito budello caotico governato dalla più incivile delle anarchie, dove è sempre più impossibile trovare un buco libero, con buona pace degli acquisti, delle entrate nelle casse del comune e per il mantenimento di qualche posto di lavoro più o meno stabile. Se a questo triste quadretto aggiungiamo anche le infinite gimkane, che sono costretti a fare coloro i quali scelgono il corso anche solo per fare una semplice passeggiata, e gli attimi di tensione vissuti puntualmente da chi, abitandovi, trova costantemente occupato l’accesso al proprio garage, con conseguenti e non rare liti, ne viene fuori una situazione veramente insopportabile. E allora ci chiediamo: perché non si vedono più gli operatori della cooperativa che si era aggiudicata la gara d’appalto per la gestione delle aree di sosta a pagamento? Perché il tempo passa e nessun amministratore, Sindaco Salvatore Piccolo in testa, chiarisce in qualche maniera quello che ormai sembra essere diventato il giallo dei gattini? Ma il corso non era “un posto dove io frequento per l’abitudine” come ebbe a dire il vice Sindaco Vitaliano Ferrara in un consiglio comunale dello scorso anno e proprio per questo un luogo meritevole della massima attenzione? Come al solito, gli sparanisani attendono risposte concrete a domande circostanziate che gli interessati possono dare direttamente dalle pagine di questo giornale, con ampio diritto di replica, inviando comunicati e risposte nelle modalità riportate in home page.
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