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Il CdM scioglie il Comune di Sparanise per “Ingerenze criminali”

Commissario prefettizio per i prossimi 18 mesi
17/12/2022 0:20

Sparanise – La notizia tanto attesa, ma abbondantemente annunciata da quasi due mesi di indiscrezioni trapelate in ambienti politici e giornalistici, alla fine è arrivata come una sorta di regalo di Natale che tutti gli sparanisani troveranno sotto l’albero.
Il consiglio dei Ministri riunitosi oggi a Roma, su proposta del Ministro degli Interni Matteo Piantedosi, ha deciso di sciogliere il consiglio comunale di Sparanise. Motivazione? «L'accertata presenza di forme d'ingerenza da parte della criminalità organizzata, che compromettono il buon andamento e l'imparzialità dell'amministrazione». Quello di oggi è solo l’ultimo episodio che vede finire sotto i riflettori il sindaco Salvatore Martiello e la sua amministrazione. Tutto è partito da un’indagine della DDA riguardante gli affidamenti in materia di servizi sociali e più specificatamente per una gara indetta dall'ambito sociale C9, di cui Sparanise è il comune capofila, che sarebbe poi stata affidata ad una cooperativa ritenuta vicina al clan dei Casalesi. Per effetto della decisione odierna la gestione dell’Ente di piazza Giovanni XXIII è stata affidata, per i prossimi 18 mesi, ad un'apposita commissione straordinaria. Martiello, che viene da una lunga serie di procedimenti di vario genere e natura, per la cronaca finiti tutti positivamente, (l’ultima l’assoluzione “perché il fatto non sussiste” nell’ambito del processo che gli era costato pure l’arresto, è datata novembre 2022), è stato rieletto sindaco nel 2021 con una schiacciante vittoria elettorale. Dunque in attesa delle indagini della DDA relative all’inchiesta sugli appalti a cooperative del Terzo Settore, che vedono Salvatore Martiello indagato insieme ad altre 20 persone, il Governo ha ritenuto, ancor prima che l’indagine stessa della DDA arrivasse ad una conclusione, dopo sei mesi di Commissione di accesso inviata da Prefetto di Caserta, di avere in mano elementi sufficienti a sciogliere il comune. Cosa accadrà adesso, si chiedono i cittadini di Sparanise ? Di fronte ci sono due strade. La prima è la fine dell'era Martiello e della sua amministrazione, apprezzata dai cittadini per quanto fatto negli ultimi 6 anni che passa attraverso la presa d’atto del Decreto di scioglimento e della relativa permanenza di un commissario prefettizio alla guida della città per i prossimi 18 mesi. La seconda passa attraverso un eventuale ricorso al Tar che potrebbe essere inoltrato dall’amministrazione uscente avverso il Decreto di scioglimento. Relativamente a questa ipotesi, si ricorda che la giurisprudenza è chiara. Essa prevede che il legame tra l’operato dell’amministrazione e il vantaggio per le cosche, e quindi l’influenza di queste ultime sulla vita pubblica, sia fondatamente e univocamente percepibile attraverso l’individuazione degli elementi univoci, concreti e rilevanti in grado di dimostrare il collegamento o condizionamento mafioso.
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