Sparanise, di Ilario Capanna – C’è una frase che come un segnale ridondante rimbalza della mia mente già da un po’ di tempo. La bellezza è una dote difficile da portare! Il concetto base può anche poggiare su doti estetiche ma lo si può ampliare ad ogni istante della vita di un essere umano. Ad ogni azione, creazione, movimento, gesto o finanche semplici parole. La bellezza è nella natura e quando si impadronisce dell’uomo finisce per renderlo libero. Però la bellezza antropica e dai tratti rinascimentali, richiede impegno, sacrificio, dedizione quotidiana. Viceversa, può diventare facilmente vittima di chi è pronto a predarla, sfregiarla e condannarla all’oblio. Ecco, io sono fermamente convinto che Sparanise stia attraversando un momento in cui finalmente la bellezza splende. Dal passato giungono spesso testimonianze entusiasmanti ma il rischio insito nella genesi stessa del racconto, che come nei ricordi romanzati ne gonfia talvolta le effettive dimensioni, mi fa preferire il presente proiettato verso il futuro. Ed è di questo presente che mi piace raccontare. Sparanise ha ormai avviato quella che può essere definita come la fase 3 del processo di realizzazione della cittadella dello sport. Pensata sul finire degli anni ’80, per più di 30 anni è rimasta un’idea, una sorta di mappa concettuale della bellezza e dell’armonia che nello sport trova l’espressione più convincente ma di cui nessuno ha mai potuto godere.
Eh già, perché la bellezza è una dote difficile da portare! Ora, provate ad immaginare quante opportunità, quanti momenti di felicità, e quanta bellezza si sarebbe potuta costruire in più di 30 anni. E’ un conto difficile anche da abbozzare e le colpe, da distribuire equamente tra chi avrebbe potuto fare e non ha fatto, si sono trasformate in una bruttezza che si è impadronita anche dell’animo delle persone. Spesso si sente dire che gli uomini fanno i luoghi. Credetemi: è proprio cosi! Immaginate Roma in mano ai romani di qualche secolo fa e poi paragonatela alla Roma in mano ai romani di oggi. E’ una comparazione imbarazzante.
La settimana scorsa la Nazionale Italiana di pallavolo femminile Under 16 si è allenata nel palazzetto dello sport di viale Medaglia d’Oro. Un gioiellino restituito alla città, più bello e più efficiente di come era stato pensato. Funzionale, moderno e green friendly. Le ragazze, provenienti da ogni regione d’Italia, lo hanno tenuto a battesimo portando una ventata di aria fresca e di bellezza. Sono certo che dopo questa esperienza avranno un’idea del sud meno “sgarrupata”, più efficiente e più bella. Salvo poi ritrovarsi punto e a capo quando da Capua, dove albergavano, sono state costrette a fare un giro infinito a causa della chiusura del secondo ponte (quello costruito dai romani…) per poter raggiungere Sparanise.
Eh già, perché la bellezza è una dote difficile da portare! Anche per Capua! Sull’assenza dei servizi ricettivi ci sarebbe da aprire un altro discorso. La nostra città ne soffre terribilmente. Tuttavia, se la si guarda bene, anche questa è un’opportunità da sfruttare grazie alla ritrovata bellezza ed attrattività dei luoghi.
Intanto, a pochi metri dal palazzetto dello sport, proseguono i lavori di ultimazione della piscina. Un altro sogno che sta per realizzarsi non per opera dello Spirito Santo, (che magari vigila sulle teste di chi agisce) ma per volontà del sindaco Salvatore Martiello e delle sue amministrazioni. Se tutto procederà secondo programma, per l’anno prossimo la struttura dovrebbe essere pronta. Bello eh? Si, ma la bellezza è una dote difficile da portare! Anche in questo caso sarà opportuno fare scelte, come del resto per il palazzetto dello sport, che garantiscano continuità.
I campetti di calcetto e di tennis sono da tempo operativi e presto quest’ultimo sarà interessato da lavori di ulteriore ammodernamento. Va avanti anche il progetto del campo di padle che presto potrebbe essere completato e fruibile.
Infine, prosegue l’iter per la costruzione dello stadio comunale con pista di atletica leggera. Nel corso di un convegno tenutosi la settimana scorsa nell’aula consiliare del municipio, il sindaco Martiello ha annunciato che a giorni sarà bandita la gara d’appalto. Una notizia molto positiva per chi ama il calcio e l’atletica leggera non solo a Sparanise ma anche nei comuni limitrofi. Basti pensare alle costanti peregrinazioni delle squadre di calcio cittadine, sempre in cerca di un campo dove poter giocare o, peggio ancora, delle centinaia di podisti e atleti costretti a correre per strada a rischio della propria incolumità. E che dire di tutti quei giovani che potrebbero prepararsi sulla pista di casa per poter affrontare le selezioni dei concorsi nelle forze armate e di polizia?
Bello eh? Si, ma la bellezza è una dote difficile da portare! La cittadella dello sport con campo di calcio, pista di atletica, piscina, palazzetto dello sport, campi di tennis, padel e calcetto rappresenta il più classico e fulgido esempio di amministrazione lungimirante, capace di programmare e di realizzare opere che migliorano la qualità della vita. Una società più attenta allo sport ed al benessere fisico avrà, gioco forza, una popolazione più in salute. Di conseguenza, i dati ufficiali e non smentibili da nessuno, ci confermano che una società fisicamente più in forma, pesa meno sulle casse del servizio sanitario nazionale. E chi è in forma solitamente ha una qualità della vita migliore di chi non lo è.
Dunque sta in questi elementi la svolta epocale voluta da Martiello. Nell’immaginare un futuro in cui ognuno possa scegliere come stare in forma praticando lo sport che preferisce senza essere obbligato a macinare chilometri. Si dice che chi fa sport è più felice di chi non lo fa. Pare sia merito delle endorfine. Di certo a Sparanise, se la cittadella dello sport sarà completata entro l’anno prossimo, il merito è tutto del sindaco Salvatore Martiello e di chi, con lui, ha creduto che la bellezza è si, una dote difficile da portare, ma vale la pena provarci…
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