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Di fioretto, sciabola o spada, ecco la nuova vita sportiva di Salvatore De Falco

Accolto a Benevento dal vice presidente FIS Vincenzo Agata
1/5/2022 12:37

Benevento, di Ilario Capanna – La vita rimane il dono più prezioso di cui l’essere umano dispone e per questo va apprezzata per ciò che è, in ogni momento ed in qualsiasi condizione, perché è capace di riservare sempre delle sorprese. Niente è impossibile e quanto è accaduto ieri a Salvatore De Falco ne è l’ennesima conferma. Tutti sanno la triste storia, trasformatasi in un processo ancora in corso, che ha ridotto un fantastico ragazzo su di una sedia a rotelle. Ma non è di cronaca giudiziaria che voglio parlarvi perché ci sarà modo e tempo di raccontare, in un futuro prossimo, anche quella. Oggi voglio parlarvi della resilienza e della volontà di continuare a vivere in maniera assolutamente normale la gioventù di un ragazzo che da campione sportivo si sta dimostrando essere un campionissimo anche nella vita che, come si sa, per uno strano meccanismo di intrecci e di incontri riserva sempre delle meravigliose sorprese. Qualche mese fa, per motivi professionali legati allo sport, ho avuto il piacere di conoscere l’avvocato Vincenzo Agata, vice presidente regionale della Federazione Italiana Scherma, una persona con la quale, a pelle, sono immediatamente entrato in sintonia. A margine di un convegno ci trovammo a conversare amabilmente di sport, io di atletica, lui di scherma, in Italia considerate discipline minori, e dell’importanza della loro funzione in termini di inclusione. Non so perché ma ad un certo punto iniziammo a parlare di giochi olimpici e della straordinaria forza degli atleti paralimpici. Immediatamente mi ricordai di una promessa fatta a Salvatore De Falco. Ci misi un attimo a spiegare la sua storia e Vincenzo, con altrettante velocità, in considerazione del suo ruolo, capi che quella promessa sarebbe potuta diventare realtà. Da quella sera è trascorso qualche mese segnato dalla restrizioni dovute al covid, ma il pensiero di dover concretizzare quel momento non ci ha mai abbandonato, anzi, come una sorta di fil rouge, ci ha tenuto uniti più che mai. Ebbene ieri pomeriggio, nel palazzetto dello sport di Benevento sede della 3° prova Nazionale di scherma paralimpica, Salvatore De Falco, accompagnato da papà Alberto e mamma Denise, è stato accolto come ospite d’onore da Vincenzo Agata ed ha avuto modo di entrare in contatto con gli atleti che compongono la nazionale italiana paralimpica di scherma. Una gioia immensa poter parlare e confrontarsi con campioni olimpici e mondiali, ed una scoperta di uno sport che può rappresentare per Salvatore, giovane campione di Kick boxing, una rinascita ed un ritorno alla normalità anche sotto l’aspetto della pratica sportiva. Le premesse ci sono tutte e chissà che il futuro non possa regalare al nostro territorio importanti e prestigiosi traguardi. E allora forza Salvatore, tanti sacrifici ti aspettano ma sono certo, anche a nome di Vincenzo Agata che ti accompagnerà lungo il percorso, che riuscirai a realizzare il “nostro” sogno. Che tu vada di spada, di sciabola o di fioretto, ti auguro di ritrovare l’entusiasmo, l’energia e le soddisfazioni che solo le sane emozioni dello sport sanno regalare.
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