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Sparanise – Era rimasto l’ultimo polmone verde di Sparanise, sopravvissuto ad almeno 3 lustri senza fiamme e per questo motivo pieno di alberi e vegetazione fondamentale per dare ossigeno e garantire la vita. Purtroppo, l’inciviltà anche oggi, ha dato prova della sua barbara esistenza. Da circa un ora bruciano gli alberi della collina che sovrasta Sparanise e le fiamme sono, senza alcun dubbio, di origine dolosa. Un atto di violenza che non ha eguali contro la natura che consente anche al criminale che ha appiccato l’incendio, di respirare. Una zona dove il verde rigoglioso dei pini, delle querce e degli ulivi aveva creato le basi anche per una ripopolazione spontanea della fauna. Numerosi gli avvistamenti di lepri selvatiche oltre che di decine di uccelli anche migratori che avevano scelto questo piccolo angolo di paradiso come dimora. Di fronte a scene del genere viene spontaneo fare una riflessione sul senso della vita stessa. Da un lato, amministrazione comunale e cittadini che lavorano tutti i giorni affinché migliori il decoro urbano, l’ambiente e la qualità della vita. Dall’altro, gentaglia che non si fa scrupoli a distruggere tutto ciò che di buono si crea. Allora è inutile lamentarsi. Superfluo criticare l’operato altrui. Se questa è l’altra faccia della società vuol dire che siamo nel bel mezzo di una guerra di civiltà che sarà vinta solo con l’estinzione di soggetti responsabili di crimini cosi gravi. Ora si attendono i vigili del fuoco e la SMA, già allertati dalla Polizia Municipale da ormai troppo tempo, ma con il vento forte, se non si sbrigheranno ad intervenire, sarà tutto inutile. La linea del fuoco si sta dirigendo verso le abitazioni e le famiglie residenti assistono da più di un ora con forte apprensione, al sopravanzare delle fiamme. Ogni minuto di tempo perso potrebbe trasformare tutto in tragedia.
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