Sparanise/Bujumbura (Burundi) – Come il suono sordo di un tamburo riecheggia nel silenzio della savana africana, nel tardo pomeriggio di oggi una triste notizia è rimbalzata nelle chat degli sparanisani fino a toccare l’anima di un’intera comunità. Don Liberato Laurenza ha annunciato la dipartita di Padre Angelo Guttoriello e adesso Sparanise piange lacrime di affetto e di amore per un uomo che per una vita intera è stato con gli ultimi della Terra. Difficile trovare un solo sparanisano che non conoscesse Padre Angelo. Aveva 82 anni e da qualche mese lottava con una malattia che lo aveva indebolito ma per niente fermato, anche perché uno come lui non si fermava facilmente. Da più di mezzo secolo impegnato come missionario saveriano in Burundi ma con pezzo di cuore rimasto sempre nella sua amata Sparanise, ha vissuto la sua esistenza di religioso nel modo più autentico e più impegnativo possibile. Da qualche giorno era nell’ospedale di Bujumbura a causa di una complicazione da blocco intestinale che, purtroppo, gli è stato fatale. Si è spento li, nella sua Africa, nel luogo che aveva scelto per vivere una vita tanto semplice ma enormemente speciale. Si è spento in quel Burundi, uno dei Paesi più poveri e martoriati dell’intero pianeta Terra, lontano dalle rotte turistiche e commerciali, attanagliato da guerre tribali e problemi enormi se rapportati alla vita occidentale. Credo che il Burundi possa rappresentare, anche sotto l’aspetto iconografico, l’essenza stessa della parola Missione. Per più di 50 anni, Padre Angelo si è concesso con devozione a quella richiesta di amore e di bisogno senza risparmiarsi mai, donando tutto ciò che poteva donare. Tutti i giorni, come prigioniero di quel mal d’Africa che lo faceva sentire a casa nonostante si trovasse in un luogo, la missione di Gasura, distante migliaia di chilometri dalla sua Sparanise. In un luogo in cui padre Angelo ha ritrovato la sua essenza ancestrale di abitante di questo pianeta. Un luogo in cui egli ha dato tutto sé stesso. ”.“Il Burundi – ricordava Padre Angelo – è il Paese dei tamburi e delle mille colline; il suo è un popolo accogliente e gioioso che danza, canta, prega e ama la vita. Un Paese eccezionale per la sua natura e i suoi paesaggi. Un paradiso sulla terra, grazie al suo popolo desideroso di crescere nella pace, nella giustizia e nell’amore ”. Un Paese dove padre Angelo ha costruito un piccolo ospedale. Nella sua Missione il dispensario apre alle 7.30 del mattino, e il Pronto Soccorso per le gestanti ospita venti persone al giorno per la cura delle malattie infettive come la malaria, la tubercolosi, l’aids. Poi c’è un Centro Nutrizionale per bambini denutriti, una Maternità, un laboratorio per le medicine ma anche campi di calcio, di basket e di pallavolo. Un miracolo costruito giorno dopo giorno per più dimezzo secolo. La Sparanise che oggi lo piange negli anni ha festeggiato i suoi rari ritorni a casa celebrandoli come fossero una festa. Momenti di gioia autentica, di ammirazione e di amore per l’amico ritrovato che faceva ritorno a casa. Anche a Sparanise, lontano dalla sua Africa, padre Angelo non smetteva di fare il missionario. Puntualmente, visitava amici e conoscenti ammalati a cui dava conforto e predicava parole d’amore. Che persona eccezionale ha perso questa città! Nel 2017, fu insignito del premio speciale Roffredo d’Argento. Padre Angelo era nella missione di Gasura ed il premio venne ritirato dall’amato nipote Antonio Guttoriello. Fu un momento speciale ed indimenticabile in cui tutto il pubblico presente, con un lungo e caloroso applauso durato dal primo all’ultimo secondo del video di presentazione, come una vera comunità, volle stringersi ed abbracciare virtualmente Padre Angelo. In quel lungo e caloroso applauso è racchiuso tutto l’amore che Sparanise ha provato e continuerà a provare per una persona davvero unica e speciale. Di lui Don Liberato Laurenza, in un messaggio affidato ai social ha scritto: “Carissimi P. Angelo, nella serenità e nella piena adesione alla volontà Divina ha varcato la soglia dell’eternità. Eleviamo la nostra fiduciosa preghiera per la sua anima, egli che per amore di Cristo ha seguito la via della perfetta carità, gioisca ora nella Beatitudine eterna. Anche il sindaco Salvatore Martiello ha voluto ricordare Padre Angelo Guttoriello: “Sparanise perde oggi uno dei suoi figli più cari ed amati. Un punto di riferimento non solo religioso ma anche culturale e morale a cui la città ha sempre guardato con ammirazione, profondo rispetto e gratitudine per l’instancabile opera missionaria portata avanti per tutta la sua vita”.
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