Untitled-1
©2007 | Testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere - Reg. N° 676/2007

 

 
 
----------------

Rinascimento sparanisano, una realtà tangibile. Migliora la qualità della vita

Bilancio positivo per i 5 anni di amministrazione Martiello
19/3/2021 20:17

Sparanise – Cos’è il Rinascimento sparanisano e perché la città risplende come non accadeva da decenni? Proviamo a dare una risposta. Dunque, secondo quanto scritto nei libri di storia, il Rinascimento può essere definito come un’età di cambiamento nel corso della quale maturò un nuovo modo di concepire il mondo e se stessi, partendo dallo sviluppo delle idee dell'umanesimo fino ad influenzare, per la prima volta, anche le arti figurative e la mentalità corrente. Fatte le dovute proporzioni, con spirito critico e con onestà intellettuale, si può serenamente affermare che da un lustro a questa parte Sparanise sta, nelle cose di tutti i giorni, vivendo un’autentica età del cambiamento. Segnali visibili e tangibili di una nuova concezione di intendere la politica come strumento efficace per migliorare la qualità della vita e, contestualmente, tentare di trasformarla anche sotto l’aspetto estetico e mentale. Inutile stare qui a fare l’elenco delle opere realizzate nel corso di questi cinque anni di amministrazione targati Salvatore Martiello, sarebbe poco elegante e potrebbe essere frainteso dal lettore come un elogio ed un’esaltazione dell’operato di chi attualmente governa la città. Tuttavia, è compito di chi da decenni la città la racconta, riconoscere con obiettività, il merito di quanto è stato realizzato. Avere una macchina amministrativa efficiente ed al passo coi tempi, capace di dare risposte immediate (considerate le lungaggini della burocrazia …), programmare e realizzare opere di pubblica utilità, riprogettare spazi, ridefinire ambienti, recuperare strutture decadenti e renderle fruibili, creare momenti di aggregazione con il cittadino al centro, protagonista di una normalità che sembra straordinaria, racchiude in sé l’essenza del Rinascimento sparanisano. Alzi la mano chi, almeno una volta negli ultimi cinque anni, girando per la città non abbia detto o solo pensato quanto appena letto. Eppure, conoscendo le dinamiche che da decenni regolano l’attività politica all’ombra della Beatrice, il lavoro svolto poteva apparire come una sorta di missione impossibile. Nulla cambierà perché tanto non glielo consentiranno. Suonava più o meno cosi il refrain rimpallato nel chiacchiericcio di un circolo e tra le sedie di un bar del centro. Certo, nessuno ha mai pensato che trasformare Sparanise in una cittadina normale potesse essere una passeggiata; cosa che in effetti non è stata. Ma, normale attività di controllo a parte, nessuno si sarebbe mai immaginato che si potesse arrivare a spingersi verso quel punto di non ritorno che trasforma l’avversario politico in nemico da abbattere a tutti i costi. Eppure è successo! Il tempo ci sarà utile a capire carnefici, utili idioti e vittime di un gioco perverso e capace di sconvolgere come mai prima, la vita di intere famiglie. Ma tant’è: “electa una via, non datur recursus ad alteram”. Ciononostante, e considerando pure che solo un terzo degli sparanisani nel 2016 scelse di puntare sul cambiamento, quel cambiamento c’è stato. Dalle periferie, per decenni abbandonate e considerate poco importanti, fino al centro storico, vetrina di una cittadina piena di vita, oggi restituite ad una normalità attesa e sperata. Interi quartieri rimessi a nuovo e dotati di infrastrutture elementari, basilari per la normalità del quotidiano come strade, pubblica illuminazione e reti idriche. Roba attesa invano dagli anni ’50 e realizzata quando ormai nessuno se lo aspettava più! Spazi restituiti ai bambini, aree attrezzate per i ragazzi, strutture recuperate e restituite allo sport, angoli aperti alla vita lenta degli anziani. Civiltà negata da scelte sbagliate e da decenni di incompetenza amministrativa spacciata per onniscienza e ostentata come straordinaria ed impareggiabile. Un bluff di una mano di poker smascherato dopo decenni di urla e minacce nel modo più clamoroso possibile dai pericolosi “criaturi” presentati come pericolosi incompetenti. E adesso? Ecco come è stata trattata “la pazziella (Sparanise) in mano ai criaturi (gli attuali amministratori). Di fronte all’evidenza bisognerebbe avere almeno l’onestà intellettuale di ammettere ciò che si vede! Ma tranquilli: non accadrà! La commedia deve andare avanti e attori e comparse sono già all’opera per recitare il solito spettacolino mediocre. Già si dimenano in improbabili prove teatrali, pronti ad urlare un copione infarcito di autoesaltazione, balle trite e ritrite e inciuci da comare da impacchettare e vendere all’elettore. Eppure stavolta potrebbe accadere qualcosa di nuovo. Dopo decenni di discorsi copia ed incolla, bisognerà fare attenzione con gli argomenti da urlare dal pulpito. Eh si perché tra i meriti oggettivi del Rinascimento sparanisano messo in essere da Martiello e compagnia c’è anche quello di aver tolto molti degli argomenti da campagna elettorale. Con sommo gaudio dei cittadini di Sparanise. I campetti polivalenti sono fruibili ed il Palasport, interamente ristrutturato, è quasi completato. La piscina ha ottenuto i fondi ed è stata avviata la procedura per consentirne il completamento (dopo più di 30 anni….). L’iter per le bonifiche è partito. Sull’auditorium è già pronto il progetto di completamento, mentre istituiti scolastici, area mercato, cimitero e villette comunali sono state totalmente rimesse a norma e restituite ai studenti e cittadini. A pensarci bene c’è ancora la casa riposo albergo per anziani da sistemare... Ora però, per completare il rinascimento sparanisano è necessario fare un salto di qualità sulla mentalità degli sparanisani. Occorre una maggiore coesione ed un più spiccato senso di comunità. I segnali ci sono già e sono incoraggianti. Una volta passata questa pandemia bisognerà ripartire con lo spirito giusto ed affrontare il futuro con un approccio costruttivo e positivo, consapevoli che le sfide richiedono buona volontà. Bisognerà guardare avanti senza la paura di girarsi indietro. Al sindaco Martiello va un plauso per quanto fatto ed un ringraziamento per non aver disatteso le aspettative di quanti ci credevano ed hanno pagato caro il prezzo della fiducia che, tuttavia, è stata evidentemente ben riposta. In definitiva cari Sparanisani, ci vorrà tanto coraggio ma guardatevi intorno: adesso sapete che si può fare!
----------------------
----------------------
Untitled-1