Sparanise – (Vitt. Sav.) Ancora un successo sportivo per Gennaro Laudando, ciclista sparanisano della Nazionale Italiana Randonneur. Sabato 30 maggio Laudando ha conquistato il suo primo Everesting 8848 e lo ha dedicato ad Ivano Fontaniello, suo amico fraterno prematuramente scomparso.
Numeri che confermano la crescita esponenziale di questa disciplina durante la fase 2 della pandemia, che ha coinvolto anche il
Laudando, 51 enne impiegato di Sparanise, tesserato per la società Veloclub Ventocontrario guidata da Antonio Bonacci, ha condiviso il suo tentativo di Everesting 8848, lungo la salita del Trapezio a Pignataro Maggiore, con Giosuè Picone ed ha conquistato l’ambito traguardo, dopo aver scalato per 74 volte i 2,5 chilometri dell’ascesa che presenta una pendenza media del 5,5%, percorso 335 chilometri e scalato un dislivello totale di 8958 metri.
Il corridore sparanisano ha iniziato a pedalare nella stagione 2005, dedicandosi principalmente alle granfondo. Ha partecipato a sette edizioni della Nove Colli, quattro Maratona Dles Dolomites e due edizioni dell’urbinate Granfondo Straducale.
Nel 2017 ha poi deciso di dedicarsi alle Randonnée tesserandosi con la società Veloclub Ventocontrario, che ha in Giuseppe Gallina, vice presidente Ari (Audax Randonneur Italia) e responsabile Ari Sud, una delle sue anime. Dodici mesi più tardi è entrato a far parte della Nazionale Italiana Randonneur e lo scorso anno ha partecipato alla regina delle Randonnée, la Parigi Brest Parigi chiudendola in 85 ore, alla 6+6 Isole, ha vinto il circuito Rando Tour Campania e conquistato il sesto posto al campionato italiano randonnée Ari.
La prova tricolore era il suo obiettivo primario, prima che il governo italiano a causa della pandemia decretasse la sospensione dell’attività. Un sogno che è soltanto rimandato. E’ inoltre iscritto alla 1001 Miglia e alla Londra Edimburgo Londra. Nel 2019 Gennaro Laudando, per i suoi meriti sportivi, ha ricevuto il premio Roffredo D’Argento nella Sezione Sport. Di seguito l’estratto di una recente intervista
Come nasce l’idea dell’Everesting?
“Per me era il primo tentativo di portare a compimento un Everesting – evidenzia Laudando – volevo affrontare nuove sfide e ho iniziato a seguire con interesse l’attività di Everesting Italy“.
Come ha preparato questo Everesting 8848?
“Mi sono allenato in sella ad una bici da spinning durante il lockdown. Avevo programmato il tentativo per la fine di giugno, inizio di luglio, poi dopo l’apertura del 4 maggio ho deciso di condividere la prova con Giosuè Picone anticipando di alcune settimane il tentativo”.
Quali sono state le difficoltà incontrate durante il tentativo?
“La pioggia battente che ci ha sorpreso dalla mezzanotte di venerdì sino alle 4,30 di sabato mattina. Avevo già superato i 4000 metri di dislivello. E’ stata dura, ma non mi sono arreso, grazie anche al supporto di mia moglie Angela, di Giuseppe Gallina esperta guida nel mondo della Randonnée, Giuseppe Leone capitano della nazionale italiana randonneur che prima di partire mi ha dato preziosi consigli e tutti i randagi che mi hanno sostenuto durante il tentativo anche attraverso i social”.
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