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Sparanise – Da quando è stata realizzata l’area mercato di Sparanise, sorta nel 2000 in luogo di uno spazio in principio nato per ospitare i campi polivalenti voluti dalla Pozzi Ginori. non era mai stata oggetto di una reale riqualificazione. Un destino quello dell’area in questione, sempre travagliato, che dopo l’iniziale splendore venne prima totalmente abbandonata e poi negli anni ’80, fu addirittura destinata a baraccopoli per ospitare i terremotati sparanisani. Quel cambio di destinazione si perpetuò per anni nell’attesa che venissero create le condizioni abitative idonee a restituire un tetto ai terremotati fino al finire degli anni ’90, quando un progetto di ampliamento destinò la zona all’attuale area che ospita la fiera settimanale. Da quando è stata costruita, (si sono avvicendate ben 5 amministrazioni e due commissari prefettizi) l’area non era mai stata interessata da un’attenta opera di rifacimento e di rifunzionalizzazione. Mantenendo fede ad un preciso impegno elettorale ci ha pensato l’amministrazione guidata dal sindaco Salvatore Martiello che, come si evince dalle foto a lato, ha ridato lustro all’intera area, riqualificandola e rendendola finalmente efficiente.
“I lavori hanno interessato innanzitutto la cavea, - ha spiegato il primo cittadino di Sparanise - ormai completamente rovinata dal tempo e dall'assenza di manutenzione. Sono stati adeguati e certificati tutti i quadri elettrici, efficientati tutti i punti luce con plafoniere a led, sostituiti i sanitari e la rubinetteria, installato l'impianto di videosorveglianza, effettuata la coibentazione della copertura, installato l'impianto antincendio, ormai inesistente, e riqualificati i box (in attesa che siano completamente liberati). È stato, infine, rifatto il manto stradale e riqualificato il parcheggio antistante l'area. Rimettere a nuovo l'area mercato è costato 50 mila euro, i lavori sono stati finanziati con fondi comunali e dei 7 milioni di euro della centrale nemmeno 1 centesimo è stato mai investito in questa struttura dalle amministrazioni precedenti. Inutile mostrare le foto di come abbiamo trovato l'area, - conclude Martiello – era sotto gli occhi di tutti, anche degli amministratori esperti che ci hanno preceduto. Inutile, come è inutile rimarcare la differenza tra il processo di continuo miglioramento di questo territorio ed il degrado del passato, che non può e non deve più tornare!”. Di fronte a fatti come questo, dove il dopo è senza dubbio migliore del prima, come si fa a dargli torto?
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