Sparanise – Nell’attesa di sapere in quale misura potranno concretizzarsi gli ulteriori aiuti economici da destinare agli sparanisani, qualora il dialogo con l’opposizione consiliare avviato martedì pomeriggio proceda senza intoppi, l’amministrazione comunale è già pronta ad adottare una prima tranche di misure a favore delle famiglie e delle attività commerciali e non di Sparanise. Nel corso della conferenza dei capigruppo, nella quale il sindaco ha ribadito la disponibilità della maggioranza al dialogo rispetto agli interventi economici di mitigazione, si è registrato un clima costruttivo stante il tema così delicato. I consiglieri si sono aggiornati ad un prossimo incontro da tenersi a breve, per una fase più operativa ed una verifica della possibilità di adottare ulteriori misure da condividere per il bene della comunità. A margine dell’incontro, il sindaco Martiello, attraverso, il gruppo consiliare di maggioranza Sparanise in Movimento ha detto: “Riteniamo che in questo momento si debbano fare tutti gli sforzi per evitare speculazioni politiche ed inutili contrapposizioni ideologiche”. Peccato che dopo neanche due ore, la minoranza, attraverso la solita stampa amica elevata a “gran cassa di regime”, si è affrettata a puntualizzare quali siano i veri motivi dietro la presunta volontà di collaborazione. Il concetto stesso di “commissariamento del sindaco”, come è scritto, certifica, senza neanche troppi giri di parole, quali potrebbero essere le vere intenzioni politiche della minoranza. L’annunciato spirito di collaborazione potrebbe essere l’ennesimo tentativo di realizzare un progetto politico che dura dal giugno del 2016: neutralizzare il sindaco Martiello. E’ evidente che se la minoranza volesse realmente contribuire a risolvere la crisi con spirito costruttivo, come hanno annunciato tutti i consiglieri, dovrebbe anteporre il bene della comunità prima di ogni altra cosa. Anche prima dell’interesse politico. Accadrà? Si arriverà ad un bilancio unanime e condiviso ? La storia passata ci dice di no. Speriamo che la storia futura possa avere un epilogo diverso….
A ben riflettere torna in mente la favola che ben si addice alla situazione. Uno scorpione doveva attraversare un fiume, ma non sapendo nuotare, chiese aiuto ad una rana che si trovava lì accanto. Così, con voce dolce e suadente, le disse: “Per favore, fammi salire sulla tua schiena e portami sull’altra sponda.” La rana gli rispose “Fossi matta! Così appena siamo in acqua mi pungi e mi uccidi!” “E per quale motivo dovrei farlo?” incalzò lo scorpione “Se ti pungessi, tu moriresti ed io, non sapendo nuotare, annegherei!” La rana stette un attimo a pensare, e convintasi della sensatezza dell’obiezione dello scorpione, lo caricò sul dorso e insieme entrarono in acqua.
A metà tragitto la rana sentì un dolore intenso provenire dalla schiena, e capì di essere stata punta dallo scorpione. Mentre entrambi stavano per morire la rana chiese all’insano ospite il perché del folle gesto. “Perché sono uno scorpione…” rispose lui “E’ la mia natura!”
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