Sparanise – L’intera vicenda dell’impianto di smaltimento dei rifiuti da 50.000 tonnellate annue sembra essere interessata da vizi procedurali sin dall’inizio dell’iter. Ciononostante, la Regione Campania ha incredibilmente concesso il parere favorevole al rilascio dell’autorizzazione alla costruzione dell’impianto della Garden srl, nonostante i pareri negativi nel Comune di Sparanise e della Provincia di Caserta ed il non parere dell’ASI di Caserta. Proprio sull’Ente consortile, di cui il comune di Sparanise è azionista, ed oggi presieduto da Raffaela Pignetti, si sono concentrate le attenzioni del sindaco e le rimostranze del Salvatore Martiello che ha preso carta e penna ed ha inviato una durissima lettera al Presidente ed al Comitato Direttivo dell’ASI con la quale sostanzialmente diffida la remissione in termini a favore della Garden che, la Garden stessa non ha mai avanzato. Nella missiva Martiello sottolinea come sin dall’inizio, la Garden srl non ha mai posseduto il titolo, quale elemento fondamentale, per ottenere il parere non avendo mai ottenuto dall’ASI l’assegnazione del lotto all’interno dell’area industriale della ex Pozzi di Sparanise. Nello specifico si legge testualmente: “La Garden srl per tutta la durata della Conferenza dei Servizi è stata priva del requisito essenziale per l’usabilità industriale del lotto sul quale ha progettato l’impianto di trattamento dei rifiuti forsu, ed il vostro Ente ai sensi del regolamento per l’assegnazione avrebbe, sin dall’inizio, dovuto dare parere non favorevole, alla luce dell’assenza del presupposto fondamentale, appunto l’assegnazione. Nonostante ciò, codesto Ente per ben 2 anni ha protratto “l’impossibilità ad emettere parere” ed in chiusura della CDS, pur in perdurante carenza del perfezionamento della necessaria assegnazione, non ha espresso alcun parere ma si è inopinatamente limitato a chiedere un rinvio ben consapevole che la mancata espressione del parere sarebbe equivalsa ex lege al c.d. silenzio-assenso come poi effettivamente avvenuto. A causa dell’illegittimo operato dell’ASI Caserta - che avrebbe dovuto ai sensi dei suoi stessi regolamenti esprimere parere non favorevole -, la Garden srl ha ottenuto con DD 38 del 27/02/2020 l’autorizzazione unica per la realizzazione dell’impianto di trattamento dei rifiuti. Addirittura con la nota in oggetto (inviata dall’ASI stamani al Comune, nda) Codesto Ente persiste nell’agire in violazione della normativa ed, in particolare, contravvenendo all’articolo 2 comma 3 e all’articolo 3 del “regolamento consortile per la assegnazioni”, nonostante l’ennesimo inadempimento della ditta, concede unilateralmente d’ufficio una rimessione in termini mai chiesta dalla Garden srl (rimessione che d’altra parte non avrebbe neanche potuto essere legittimamente richiesta considerando l’atteggiamento dilatorio portato avanti da circa 2 anni): la ditta in sostanza ha manifestato nuovamente il reale disinteresse all’assegnazione del lotto confermando che il procedimento è stato avviato, o meglio simulato, al solo fine dell’acquisizione dell’autorizzazione unica da parte della Regione Campania. Per tutto quanto espresso nella breve narrativa che precede il sottoscritto: - si legge testualmente - diffida il Consorzio ASI Caserta ad annullare e revocare ex tunc, l’assegnazione disposta con delibera n° 18 del 31/01/2020, dandone immediata comunicazione alla Regione Campania al fine della revoca in autotutela del DD 38 del 27/02/2020. Alla luce delle innumerevoli anomalie ci si riserva, inoltre, di esporre i fatti all’autorità giudiziaria per la ve-rifica di violazioni di legge eventualmente finalizzate a favorire l’acquisizione da parte della Garden Srl del titolo unico autorizzativo nella totale assenza dei requisiti essenziali, che imponevano all’ASI Caserta di pronunciarsi negativamente sin dal principio”.
Il tutto nel silenzio generale dell’opinione pubblica, in piena emergenza corona virus e con i cittadini impossibilitati ad organizzare e partecipare a qualsiasi forma di protesta… Intanto, nel pomeriggio di oggi, proprio per l’estrema delicatezza dell’intera vicenda, si è interessato della vicenda anche il Presidente della Terza Commissione Speciale Terra dei fuochi, Bonifiche ed Ecomafie Gianpiero Zinzi che presenterà un'interrogazione in merito.
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