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Sparanise - Lacrime e commozione ieri nell’aula del tribunale di Santa Maria Capua Vetere dove il presidente del collegio Francesco Rugarli ha dato lettura della sentenza di condanna nei confronti di Donato De Rosa. Dunque nessun dubbio per i magistrati che, come si legge dal dispositivo, hanno stabilito in nove anni e 4 mesi di reclusione la pena che De Rosa dovrà scontare in carcere per aver investito Salvatore De Falco, all’epoca dei fatti ancora minorenne, provocandogli la paralisi delle gambe. Secondo quanto ricostruito dai giudici sammaritani il 3 dicembre 2018, nei pressi del locale Rouge et Noir, in via Abate Roffredo, dopo una lite per futili motivi con Salvatore De Falco, che era intervenuto per difendere un amico, Donato De Rosa prima si diresse verso casa, poi decise di fare ritorno sui suoi passi in compagnia di un testimone, per vendicarsi investendolo con l’auto. Da quella sera per Salvatore De Falco e la sua famiglia nulla sarebbe stato più come prima. Dal ricovero in prognosi riservata all’ospedale civile di Caserta alla triste diagnosi ed alla interminabile trafila della riabilitazione. Una mazzata terribile da digerire per un ragazzo nel pieno dei suoi anni e per i genitori che sognavano per lui il migliore futuro possibile. Da quella sera Salvatore non cammina più sulle sue gambe. Nella sentenza di condanna di primo grado è prevista anche una provvisionale di 150 mila euro per la giovane vittima e di 112 mila per Alberto e Denise, i genitori di Salvatore De Falco costituitisi parte civile nel processo. Lo scorso mese di dicembre, nell’ambito della quinta edizione del Premio Roffredo d’Argento, è stato conferito al giovane campione di kick boxing, il riconoscimento speciale “Coraggio e Resilienza”, con l’auspicio che magari un giorno neanche troppo lontano, possa tornare sulle sue gambe e salire sul ring più forte di prima.
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