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Dal neo ingegnere sparanisano Guido Di Stasio un’importante scoperta scientifica

Il giovane chimico apre ad un uso green della canapa
11/11/2019 12:33

Sparanise - Green New Deal? Tra i numerosi esperti ci penserà anche un giovane di Sparanise a renderlo possibile. Il neo dottore Guido Di Stasio di Sparanise ha discusso il primo ottobre la sua tesi sperimentale dal titolo “Reattività in aria di char prodotto da canapa industriale” conseguendo la Laurea Magistrale in Ingegneria Chimica – Dipartimenti di Ingegneria Chimica, dei Materiali e della Produzione Industriale presso l’Università di Napoli Federico II, relatore la professoressa Colomba Di Blasi, correlatore l’ing. Carmen Branca.
La professoressa Di Blasi recentemente è stata inserita dalla prestigiosa rivista scientifica Plos Biology tra i primissimi posti della classifica mondiale dei più prolifici e citati scienziati del mondo ed ha seguito il lavoro del giovane sparanisano, la cui tesi ha trattato uno studio approfondito sul comportamento termo-gravimetrico in combustione del char (materiale carbonioso prodotto industrialmente) da canapa industriale. Caratteristica chiave del char, rispetto al più noto carbone è la sua elevata reattività che presenta valori da 4 a 10 volte maggiori rispetto al carbone. Nelle prove sperimentali il giovane ingegnere sparanisano ha fatto un’importante scoperta scientifica che ha aperto “il vaso di pandora” sul mondo delle biomasse, ovvero un doppio stadio di combustione, che potrebbe avere implicazioni non indifferenti. Inoltre ha riportato dati scientifici riguardo l’utilizzo della canapa industriale, infatti lo scarto della canapa, chiamato canapulo, ha un comportamento termico confrontabile al legno e può quindi essere utilizzato in alternativa a questo. Già di per sé la canapa è considerata l’equivalente del maiale in ambito vegetale, infatti dai semi della pianta si ricava olio ad uso alimentare e cosmetico, le fibre sono utilizzate nel settore tessile, gli olii sono inoltre utilizzati per ottenere biocombustibili, dalla parte legnosa della pianta si può ottenere la carta e bio-plastiche e una miriade altre applicazioni. Questi aspetti sono molto importanti visti i recenti sviluppi ambientali e rappresentano un punto di partenze per una prospettiva ecologica e sostenibile. Questa importante scoperta ha suscitato la curiosità e l’interesse della commissione e il team di ricerca continuerà nell’approfondire questi aspetti. Il dottor. Di Stasio è un’eccellenza del nostro territorio a cui vanno i complimenti dell’intera comunità sensibile alle tematiche ambientali e ai successi dei giovani locali a cui va l’augurio di poter operare nei nostri territori per la crescita e il benessere non solo materiale ma anche culturale. Con la speranza che non sia un altro giovane che debba abbandonare la nostra cittadina auguriamo ogni bene al neo dottore.
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