Sparanise – Ci sono segnali veramente allarmanti che per la loro estrema gravità non possono in alcun modo essere sottovalutati. Stavolta il rischio di ritrovarsi seppelliti dalla “monnezza” di tutta la Campania c’è! Sembra proprio che qualcuno si sia messo in testa di dover spremere questo territorio fino all’ultima goccia di vita. Qualche mese fa il tentativo l’assalto si concretizzò attraverso la richiesta avanzata da ben 3 società che si rivolsero alla Regione Campania per avere i permessi volti alla realizzazione di altrettanti siti di trattamento della frazione umida. Tutte e tre le aziende scelsero, guarda caso, proprio l’area ex-Pozzi e la zona ASI della vicina Pignataro Maggiore, lungo la strada statale Appia, praticamente a ridosso di una delle discariche di rifiuti tossici e nocivi più grande d’Europa e da quasi tre anni già individuata dalla Regione Campania come area da bonificare. Tutte insieme, qualora dovessero raggiungere lo scopo, arriverebbero a smaltire (si fa per dire) più di 180.000 tonnellate di spazzatura: una quantità mostruosa! “Abbiamo appreso da fonti ufficiali che è stata fissata, per il giorno 3 aprile, la conferenza dei servizi (tavolo tecnico decisionale) per l’impianto della GARDEN SRL, spiegano in una nota stampa gli attivisti di Spazio Cales che da anni si battono a difesa del territorio. Gli inutili ecomostri, buoni solo per ingrossare le tasche dei soliti traffichini dei rifiuti, dovrebbero sorgere in un’area già fortemente inquinata e nella quale un impianto simile (quello di Iavazzi) fu già bocciato per manifesta incompatibilità ambientale e per la forte opposizione popolare. Nei mesi scorsi il Consiglio Comunale di Sparanise, sotto un forte e deciso impulso del sindaco Salvatore Martiello, con voto unanime, ha espresso la contrarietà all’installazione dell’impianto. MA QUESTO NON BASTA, è fondamentale esprimere la contrarietà all’interno della conferenza dei servizi. Ci aspettiamo che l’amministrazione comunale e quella provinciale siano presenti il 3 aprile in Regione Campania per ribadire il secco NO delle nostre comunità a tale folle proposito! Il nostro è un NO - spiegano nella nota - perché il territorio è già compromesso dalla presenza della discarica ex-Pozzi, che aspetta da più di tre anni una bonifica.I cittadini di Sparanise, Calvi Risorta e Pignataro Maggiore non meritano di essere schiacciati sotto l’asfissiante peso delle tonnellate e tonnellate di rifiuti che ogni giorno potrebbero invadere la nostra terra, già umiliata da decenni di speculazione, senza nessuna pianificazione e costruiti da privati che hanno il profitto come unico obiettivo da raggiungere!
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