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Un urlo di dolore lungo 75 anni. Nuovo monumento per ricordare i martiri

Il 22 ottobre la commemorazione dell’eccidio nazista
19/10/2018 13:16

Sparanise – Un urlo di dolore che non si affievolisce nonostante siano passati tre quarti di secolo. Un urlo di dolore scolpito nel marmo per non dimenticare i civili trucidati dai nazisti sul finire della seconda guerra mondiale. Il prossimo 22 ottobre l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Salvatore Martiello, nel corso della solenne commemorazione dell’eccidio nazista di 75 anni fa, scoprirà il nuovo monumento ubicato nell’omonima via, opera dell’artista sparanisano Vitaliano Ranucci finanziata con i fondi messi a disposizione dalla Calenia Energia. Questo il programma: Si incomincia alle ore 10,00 in piazza Giovanni XXIII, con una Santa Messa e la benedizione delle corone di alloro che saranno successivamente deposte ai due monumenti dedicati ai caduti di tutte le guerre. Alle ore 11,00, dalla piazza, il corteo si snoderà lungo via Roma per fare tappa in piazzetta Ranucci dove sarà deposta una corona in onore di Antonio Mancino, primo carabiniere vittima della mafia siciliana.
Da li il corteo si sposterà a via Martiri 22 ottobre dove verrà deposta una corona di alloro al nuovo monumento in marmo eretto lungo l’omonima strada, dedicato ai martiri del 22 ottobre 1943. Ancora oggi, in occasione della commemorazione, sono in tanti ad interrogarsi sui motivi e sulle dinamiche che scatenarono la strage. Poteva essere evitata ? Abbozzando un ricostruzione storica degli eventi che hanno preceduto quello sparanisano e si sono poi susseguiti in tutto resto del centro Italia, riesce difficile immaginare il contrario. La scia di sangue civile che i tedeschi in ritirata si lasciarono alle spalle fu, purtroppo, molto lunga. Caiazzo, Bellona e Pignataro Maggiore, giusto per ricordare gli episodi territorialmente più vicini e poi Conca della Campania e Mignano Montelungo, salendo verso il centro Italia, la dicono lunga sulle dinamiche e sulle futili motivazioni sistematicamente addotte dai comandanti tedeschi agli ordini di Hitler, per trucidare decine di civili inermi.
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