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Le nuove sfide dell’agricoltura:Ricerca e creatività per migliorare il pomodoro

il vivaista Gaetano di Maio in un pool mondiale di esperti
22/6/2018 12:46

Le nuove sfide dell’agricoltura: Come coltivare il pomodoro con creatività nel rispetto della natura
Sparanise - Si parte dal pomodoro con forme tradizionali ma la creatività e la ricerca con provocazioni visive, unite a vantaggi gustativi, può far diventare il prodotto della natura qualcosa di incredibilmente interessante. E’ questo uno dei target dell’azienda californiana United Genetics, con filiali in tutto il mondo, Italia compresa, da qualche anno parte del gruppo giapponese Kagome, che da tempo si occupa di innovare e migliorare il mercato del pomodoro su scala mondiale. Ebbene, nello staff italo-giapponese della United Genetics c’è anche lo sparanisano Gaetano di Maio (che è assessore con delega all’agricoltura e vice sindaco di Sparanise). “Il progetto di cui faccio parte – spiega Di Maio – guarda lontano mira a migliorare la produzione in modo che tutta la filiera ne possa trarre giovamento. Contribuiamo a sviluppare linee di miglioramento genetico che potranno essere in grado di produrre rese, efficienza e resistenze del tutto paragonabili ai pomodori da consumo fresco più diffusi oggi, consentendo effettivi benefici agli attori dell'intera filiera con uno schema ad integrazione verticale che parte dalla ricerca sul seme ed arriva fino al prodotto finito, tutto al proprio interno puntando sulla qualità. Ci sono serre sperimentali dove i genetisti hanno espresso tutta loro creatività: pomodori di colori e fogge insolite, dal giallo brillante, all'arancione, al rosso violaceo, al nero. Ben 606 ibridi differenti, alcuni in stadio molto avanzato, altri ancora da perfezionare, si ottengono, tra l'altro, oltre che frutti esteticamente attraenti, anche compatti al proprio interno e succosi. Pomodori ad alto contenuto di antociani, con spalla verde non soggetta a ingiallimento. Datterini brown: oltre che belli da vedere e buoni da mangiare, sono altamente produttivi, non soggetti a spaccature o a sgrappolamento, e con un patrimonio di resistenze di tutto rispetto. C’è anche la linea ad alto contenuto di licopene: una caratteristica spesso riservata ai pomodori da industria - in quanto conferisce alla polpa una colorazione rosso vivo - ma che può trovare applicazione anche in diverse proposte per il mercato del consumo fresco o del trasformato da materia prima fresca (in Giappone, Kagome realizza succhi di pomodoro partendo dal fresco, non dal concentrato).Incroci tra patrimonio genetico tradizionale e pomodori selvatici (come quelli delle Galapagos) hanno prodotto ibridi innovativi in termini di colorazione e di sapidità; mentre la selezione del tipo di zuccheri e del loro rapporto (saccarosio e fruttosio in rapporto al glucosio) conferisce ai frutti risultati aromatici sorprendenti. Insomma - conclude l’imprenditore vivaista Di Maio- è un’esperienza affascinante che può creare enormi opportunità sempre partendo dalla terra vista come preziosa risorsa”.
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