Sparanise – Finalmente al nastro di partenza il rifacimento dei campi di calcetto e tennis di viale Medaglia d’oro. Dopo i tempi tecnici per la progettazione, seguita meticolosamente dall’assessore ai lavori pubblici Assia Duracci, sono stati appaltati i lavori che vedranno la rifunzionalizzazione di entrambi gli impianti (erbetta sintetica per il campo di calcetto e resina per quello da tennis), con la creazione di aree verdi e di un’area giochi aperta al pubblico. Secondo i piani anticipati dall’amministrazione comunale le strutture saranno fruibili per il prossimo mese di settembre. Soddisfatto e caustico il sindaco Salvatore Martiello che rivendica il lavoro svolto in questi 18 mesi di amministrazione “Lo avevamo promesso: cancelleremo tutti i simboli di quel modo di fare politica che sintetizziamo con lo slogan ormai noto “C’et accis”.Quei simboli che ci fanno vergognare di essere cittadini di questo territorio, perché sono oggetto costante di promesse in campagna elettorale da più di 20 anni come ad esempio la mai ultimata piscina, e quelli che ci sono entrati, grazie alle capacità gestionali degli autodefinitisi “politici esperti”, da qualche anno (vedi palasport e campi tennis/calcetto).Gli impianti sportivi di viale Medaglia d’oro sono cosi messi male da sembrare un luogo oggetto di un bombardamento. Eppure un tempo neanche troppo lontano, anche se sono costati qualche miliardo delle vecchie lire, rappresentavano un fiore all’occhiello della nostra Sparanise! Dal 2013 vengono lasciati al degrado, all’abbandono, diventando oggetto di devastazione, ed quindi inesorabilmente inagibili.
Entro il prossimo autunno saranno restituiti alla collettività e sottratti alle promesse elettorali così da rendere non più riciclabili i soliti discorsini con le “carte” in mano tanti amati da qualche politico “esperto”. Ora – conclude Martiello – ci aspettiamo la solita caterva di espostini anonimi e non anonimi a LIPU, WWF, LEGAMBIENTE, ASL, ASI, VVFF, CC, CONAI, NOE, RIS, GDF, PROCURA, CORTE DEI CONTI, PREFETTURA, CONI, e chi più ne ha più ne metta, da parte di chi “vive” per cercare di sabotare il nostro lavoro di risoluzione dei problemi (creati ovviamente da loro) e di miglioramento del nostro territorio”.
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