Agro caleno – Manca un mese all’election day del 4 marzo e con le liste in campo iniziano a circolare già i primi sondaggi. I comuni che compongono l’agro caleno sono inseriti nel collegio di S. Maria Capua Vetere per quanto concerne la Camera dei Deputati, ed in quello misto alto casertano-provincia di Benevento per quanto attiene al Senato della Repubblica. Ad una settimana dalla presentazione delle liste che tanto clamore ha suscitato soprattutto tra i partiti che compongono la coalizione di centro-destra, si iniziano già a delineare quelli che saranno i topic della campagna elettorale. Partendo dal collegio uninominale della Camera, visto che al Senato non c’è nessun candidato casertano, pur tenendo in grande considerazione il voto di opinione, per avere una panoramica più dettagliata, il ragionamento non può che basarsi sulla conoscenza dei candidati. Per la coalizione di centro-destra in quota Forza Italia corre il consigliere regionale Massimo Grimaldi. Originario di Nocelleto di Carinola, alla terza esperienza consecutiva a palazzo Santa Lucia, il vice coordinatore regionale del partito di Berlusconi partirebbe teoricamente come favorito. Tuttavia, le turbolenze interne scatenatesi dopo il blitz dei Cesaro con la mancata candidatura del coordinatore provinciale Gianpiero Zinzi ed ulteriormente acuite dal coordinatore regionale azzurro De Siano con la nomina del Presidente della Provincia di Caserta Giorgio Magliocca a commissario della campagna elettorale, non depongono per niente bene per il pupillo dell’ex Governatore Stefano Caldoro. Grimaldi che, diversamente dal suo principale competitor, non ha a disposizione un bacino elettorale imponente, non può sperare solo sul voto di opinione e sa di avere bisogno del fondamentale sostegno del territorio. Sostegno che transita necessariamente attraverso la struttura organizzativa radicata sul territorio che però rischia di venire meno proprio a causa delle vicende che riguardano Zinzi, principale artefice della rinascita di FI in provincia di Caserta. Se si dà uno sguardo ai comuni del collegio il ragionamento risulta ancora più evidente al punto tale che, ribadiamo, voto di opinione a parte, i consensi espressione del territorio possono ribaltare nella sostanza i pronostici ed i sondaggi effettuati prima della presentazione delle liste al punto tale da spingere il candidato del PD Gennaro Oliviero, autentico prodigio delle campagne elettorali, verso un’impresa vincente contro ogni pronostico. Si ricorda che il sistema maggioritario consente l’elezione al candidato che prende un voto in più dei sui avversari. Partiamo da Sessa Aurunca, cassaforte di Oliviero, dove il consigliere regionale ha la sua base e può contare sul sostegno dell’amministrazione comunale. Stesso discorso a Mondragone dove a fare campagna per Oliviero c’è l’ex vice sindaco Achille Cennami candidato al terzo posto nel Plurinominale e tutta l’attuale maggioranza Pacifico, messa a correre dal consigliere regionale Zannini che ha promesso appoggio di coalizione a sostegno di Piero De Luca, capolista PD al proporzionale. Nella cittadina rivierasca sono in tanti a chiedersi cosa farà poi Giovanni Schiappa, ex sindaco, amico di Nunzia De Girolamo e vicario di Zinzi nel coordinamento provinciale di FI, qualora il tenore dei rapporti nel partito azzurro dovesse ulteriormente peggiorare. A Falciano del Massico, Oliviero può contare sull’appoggio incondizionato dell’amministrazione Fava mentre a Carinola Grimaldi se la può giocare alla pari essendo originario della frazione di Nocelleto. Qui però dovrà fare i conti con Pasquale Di Biasio, ex sindaco e potente presidente del Consorzio Idrico di Caserta, storicamente legato ad Oliviero. Pronostico favorevole ad Oliviero anche a Teano, dove si voterà anche per le amministrative, città natale dell’europarlamentare Pina Picierno che alle scorse Europee ha potuto contare sul prezioso sostegno del consigliere sessano per staccare il ticket con destinazione Bruxelles. Tra le mura sidicine sarà battaglia anche con il M5S che qui può vantare una discreta partecipazione attiva. Stesso discorso anche per Vairano, Conca della Campania, Pietramelara, Pietravairano ed piccoli comuni dell’alto casertano saldamente in mano a comuni a guida centro sinistra ma dove è atteso un exploit a traino per Buonomo del M5S vista la presenza territoriale della capolista al Plurinominale Margherita Del Sesto. Situazione sostanzialmente pari a Piedimonte Matese dove Grimaldi dovrebbe contare sul sostegno del deputato uscente Carlo Sarro, ex sindaco della città e capolista al Plurinominale, e Oliviero sul blocco che compone l’attuale maggioranza che amministra la città. Ad Alife, dove si voterà anche per eleggere sindaco e consiglio comunale potrebbe prevalere Oliviero sempre che Grimaldi non riesca a far valere il peso di Sarro. Stesso discorso vale per Caiazzo: qui Grimaldi dovrebbe poter contare sul vice coordinatore provinciale Giaquinto ma vale lo stesso discorso fatto per Schiappa, in considerazione dei legami con Zinzi. Oliviero invece, può contare sul sostegno di parte dell’amministrazione uscente. Nell’agro caleno è previsto un testa a testa. Se a Pignataro Maggiore Grimaldi conterà sul sostegno del presidente della Provincia Magliocca attuale primo cittadino, bisognerà vedere cosa farà Piergiorgio Mazzuoccolo, zinziano della prima ora e capogruppo di minoranza in seno al civico consesso. Oliviero, invece, potrà contare su Calvi Risorta dove invece il sindaco Lombardi è in quota PD; da valutare per Grimaldi, la posizione dell’ex sindaco Caparco e di Anita Bovenzi, entrambi storici sostenitori di Zinzi. A Sparanise ci sarà sicuramente battaglia considerata la presenza del candidato di Liberi e Uguali Giovanni Cerchia, posizionato al n°2 del listino Plurinominale Camera che potrà contare sul sostegno di vecchi amici della storica sinistra sparanisana. Difficile per Grimaldi trovare sponda nell’attuale maggioranza vista la massiccia presenza di esponenti del M5S, mentre un appoggio alla coalizione del centro sinistra potrebbe giungere dal sindaco Martiello, capogruppo in Provincia dei Moderati che fanno capo al consigliere regionale Zannini in virtù dello stesso discorso che vale per Mondragone. Più probabile qualche sponda a favore di Grimaldi da parte della minoranza, con Merola che potrebbe portare voti al suo storico amico Carlo Sarro e da Ferrara che vanta un passato come candidato alla Provincia proprio con Forza Italia. Da valutare la posizione di Giancarlo L’Arco, consigliere comunale di minoranza e Presidente dell’Assemblea dei sindaci del CITL, che è da diversi anni legato politicamente alla famiglia Zinzi. Spostandoci su Capua è facile prevedere una prevalenza di Grimaldi visto l’effetto che potrebbe avere la candidatura di Carmine Antropoli nel listino proporzionale Benevento-Avellino e soprattutto della sua compagna Lucrezia Cicia, in corsa per FI nel maggioritario di Caserta-Maddaloni-Marcianise. Facile ipotizzare uno scambio di favori con Grimaldi a sostegno della Cicia a Caserta ed Antropoli in supporto a Grimaldi a Capua e Bellona, dove si vota anche per le comunali. Un aiuto potrà venire anche da Peppe Chillemi, uomo di fiducia di Romano, e Marco Ricci, già candidato alle regionali in quota Sarro. Oliviero, invece, può contare sui voti di parte dell’amministrazione capuana e di qualche suo antico amico che ancora siede in consiglio. Discorso fondamentale a Santa Maria Capua Vetere. Qui, Oliviero avrà un avversario in più da battere visto il forte radicamento del M5S nella città del Foro, ma potrà indubbiamente contare sul fortissimo appoggio della deputata uscente Sgambato, candidata nel listino plurinominale del PD, dell’assessore ai lavori pubblici Leone, suo uomo di riferimento, e di gran parte della maggioranza guidata da Antonio Mirra. Come se non bastasse, il consigliere sessano potrà contare anche sull’endorsement del consigliere regionale Luigi Bosco, che ha un notevole bagaglio di voti a Santa Maria, il quale, come Zannini a Mondragone, dovrà correre a sostegno del figlio del Governatore della Campania Piero De Luca. Da valutare per Grimaldi, l’appoggio della consigliera comunale di minoranza Uccella e del coordinatore cittadino Castaldo, entrambi legati a Zinzi, mentre un sostegno dovrebbe arrivare dal consigliere comunale Mastroianni, in corsa al plurinominale per la Lega. Questo è sostanzialmente il quadro del collegio al netto del valore espresso dal voto di opinione che, in considerazione delle dimensioni del collegio, somiglia più ad un’elezione al consiglio regionale che ad una per il Parlamento.
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