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Sparanise – E’ stata una bella serata di sport quella svoltasi l’altro giorno nella sala conferenze della scuola media statale Leonardo da Vinci di Sparanise. E’ stato Silver Mele, volto noto delle tv regionali e nazionali, complice anche una serena atmosfera natalizia, a rendere un po’ più magica la presentazione del libro del suo adorato papà Gigi. Nel libro “Il sogno del gregario”, (Graus Editore,euro 15). scritto dal giornalista Silver Mele e dedicato alla vita di suo padre Gigi,
ci sono i sogni di un ragazzo del sud, la fatica ed il sudore tipico di chi sceglie la bici come sport e tanti nobili sentimenti. Ad ascoltare ed applaudire Gigi Mele, oltre al sindaco si Sparanise Salvatore Martiello, c’erano Amedeo Marzaioli, fratello di Alberto ciclista professionista compagno di Mele, il Procuratore Federale FCI Giovanni Petrella ed Antonio Giordano della FCI Campania, Claudio ed Egidio Romagnoli, e gli atleti del gruppo sportivo Club del Pedale di Sparanise
Nel libro, si racconta, con il tratto amorevole e rispettoso che solo un figlio può avere nei confronti di un padre, la vita sportiva e non solo di Gigi Mele, il gregario che partendo da Calvi Risorta arrivò a sfidare gli assi del ciclismo mondiale in un tempo in bianco e nero autentico e visceralmente appassionante, distante anni luce dal ciclismo attuale troppo chimico ed in technicolor. Silver Mele, ha ricostruito con passione e senso del rispetto, pedalata dopo pedalata, la vita di un ragazzino della provincia del sud con il sogno di diventare ciclista. Un sogno voluto, cercato e realizzato con forza, sacrificio e tenacia, diventato poi realtà fino a sfiorare la vittoria al Giro d’Italia del 1964 quando Gigi, soprannominato “camionetta” arrivò ad un passo dal trionfo dell’ultima tappa al “Vigorelli” di Milano, superato per un solo metro dal tedesco Willi Altig. Un libro da leggere tutto d’un fiato come in una lunga ed appassionata volata, per apprezzare la vita straordinaria di un uomo del sud che ha contribuito a fare grande la storia del ciclismo italiano e diventare un eroe per i suoi figli ed un punto di riferimento per tutta la comunità calena.
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