Sparanise – Anche il Tribunale Amministrativo Regionale di Napoli ha ribadito che quelli installati dall’amministrazione comunale di Sparanise sono i “paletti della civiltà”, come sono stati simpaticamente ribattezzati i dissuasori posizionati in corso del Popolo, per i quali alcuni commercianti del luogo si sono appellati al TAR della Campania richiedendone la rimozione.
Fa riflettere la motivazione del mancato accoglimento per inammissibilità: "Considerato che il ricorso è manifestamente inammissibile; non si capisce perché l’istallazione dei dissuasori dovrebbe comportare una “perdita di prestigio” degli esercizi commerciali ovvero comprometterne la “libera e sicura” fruizione, quando, al contrario, l’istallazione dei dissuasori dovrebbe garantire una maggior sicurezza ai potenziali clienti degli esercizi commerciali in parola". Così deciso in Napoli nella camera di consiglio del giorno 7 marzo 2017 con l'intervento dei magistrati. Dunque i dissuasori installati con buon senso dall’amministrazione comunale nell’ambito delle azioni volte a migliorare la viabilità veicolare e pedonale, rappresentano secondo i magistrati napoletani della settima sezione, un elemento di garanzia e di maggiore sicurezza, sia per i clienti che per i commercianti stessi, smentendo categoricamente i ricorrenti che, alla fine, dovranno anche sborsare circa 5000 euro. “L’istallazione dei paletti dissuasori, tra l’altro prevista nel nostro programma elettorale, - ha spiegato il sindaco Salvatore Martiello - si è resa necessaria per migliorare la viabilità, disciplinare le aree di sosta e garantire la sicurezza dei pedoni nel centro cittadino. Nel mese di ottobre, in collaborazione con il consigliere Fabio Monfreda, abbiamo fatto una delibera di giunta comunale volta e risolvere tali problematiche. Nel mese di novembre abbiamo ricevuto ben 150 firme di cittadini che chiedevano l’installazione dei paletti dissuasori ed a dicembre abbiamo inviato la comunicazione al Ministero delle Infrastrutture a cui, a cavallo tra i mesi di febbraio e marzo, ha fatto seguito l’installazione dei dissuasori. Come cittadino, ancor di più che da sindaco di Sparanise, mi auguro che nell’immediato futuro ci possa essere, tra amministrazione e cittadinanza, un dialogo sempre più proficuo, dettato più dal buon senso e dalla collaborazione che da eventuali azioni che trovano genesi nella rivalsa politica o, ancor peggio, dal senso di frustrazione. Il mondo cambia – conclude il giovane sindaco – e, prima o poi, è necessario farsene una ragione…”
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