Sparanise – Non accenna ad attenuarsi l’enorme disservizio che Poste Italiane sta causando, ormai da più di 3 mesi, a decine di migliaia di cittadini della provincia di Caserta. Il caos regna sovrano anche a Sparanise dove centinaia di famiglie lamentano il mancato recapito di lettere, bollette e quant’altro. Intere zone della città sono ormai abbandonate da mesi e, nonostante il sindaco Martiello abbia già incontrato il responsabile di distretto di Poste Italiane al fine di trovare una soluzione, al momento, non si intravede nulla di buono. Per martedì 10 gennaio, il presidente facente funzioni della Provincia di Caserta, Silvio Lavornia, ha convocato tutti i sindaci di Terra di Lavoro proprio per ascoltare le esigenze che provengono da tutto il territorio e unitamente a Poste Italiane, cercare di porre un argine ad una situazione di vera emergenza. A dimostrazione che va sempre peggio e che il livello di esasperazione è giunto al culmine, si aggiunge anche un altro elemento negativo. In questi giorni si stanno registrando decine di casi di abbassamento della quantità di energia erogata da parte di Enel e degli altri gestori del mercato libero, che non vedendosi accreditare dagli utenti le somme dei consumi dell’energia elettrica, anziché comunicare un eventuale sollecito (o forse lo fa ma chi può saperlo se tanto non vengono comunque recapitati…) utilizza il metodo più vecchio del mondo: prima riduce la quantità di corrente erogata e poi passa al distacco vero e proprio in modo che l’utente posso capire, in modo drastico, che c’è qualcosa che non va. La domanda però sorge spontanea: possibile che Enel non si sia accorta delle sofferenze nei pagamenti accumulate in tutta la provincia di Caserta ? Perché non è stato predisposto un sistema alternativo al graduale distacco forzato delle utenze domestiche e commerciali ? Niente affatto. Quando l’utente si accorge che qualcosa non va ha solo una possibilità: chiamare il numero verde, farsi dare i codici del bollettino non pagato e correre nei punti Sisal a pagare bollette già scadute e mai recapitate con tanto di commissione di due euro. Ovviamente il disservizio non si limita alle bollette dell’energia elettrica o del telefono, dell’acqua e della spazzatura. Corrispondenze, pagamenti di vario genere, R.I.D, di mutui e finanziamenti, con tutto il rischio che ne consegue, comunicazioni importanti, tutti servizi per i quali è previsto il pagamento di una spesa relativa all’invio ed alla consegna che non viene onorata ma comunque pagata dall’utente. Ed è qui che nasce lo scandalo perché se si moltiplica l’euro per decine di migliaia di bollette, vengono fuori cifre enormi,puntualmente incassate in modo assolutamente illegale ed improprio. Ovviamente, in Italia, Paese dove il potere sta sempre in mano ad una manica di cialtroni incompetenti, dove storicamente nessuno svolge l’opportuna attività di vigilanza e controllo, oltre al danno c’è pure la beffa visto che a causa del ritardato pagamento non dipeso dalla sua volontà, l’utente si vede addebitare anche gli interessi di mora !!! Allora c’è qualcosa che non va in questo sistema perverso dove alla fine a pagare sono sempre i cittadini. Per il momento non sono servite a nulla le centinaia di segnalazioni e reclami inoltrati prima nella sede di Pignataro Maggiore, che a detta dei dipendenti dell’ufficio postale di Sparanise, sembra essere l’ufficio territorialmente competente per quanto riguarda i recapiti, e tanto meno nella sede provinciale di Caserta. Adesso si consiglia addirittura di inoltrare reclamo a Roma mentre c’è anche chi scommette che tra qualche settimana bisognerà spedire un raccomandata con ricevuta di ritorno a Bruxelles oppure inviare un sos recapiti su Marte. Cosi, mentre i disservizi dilagano, Poste Italiane decide di inviare un paio di giovani postini, evidentemente con scarsissima esperienza e con nessuna conoscenza del territorio comunale, che brancolano alla ricerca di una strada, di un numero civico o di un cognome. Sarebbe stato molto più semplice affiancare i giovani ad un postino più esperto, come ad esempio l’ottimo signor Lucio, in modo da metabolizzare subito la mappa comunale. Sarebbe stato coerente anche con la campagna pubblicitaria di Poste Italiane che proprio in questi giorni sta andando in onda sulle principali reti televisive con lo slogan: “il futuro dal volto umano”. La realtà, invece, ci certifica un presente fallimentare ed un futuro umanamente disastroso ! E il cittadino, in attesa che qualche studio legale prenda serie inziative, nel frattempo, ne paga le conseguenze…
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