Sparanise, IC - C’è voluto mezzo secolo affinché un treno tornasse a rigare i binari della storica linea ferroviaria degli Aurunci Sparanise-Gaeta. Domani mattina, alle ore 9,45, sulla tratta Formia-Gaeta, anche se in maniera simbolica, una locomotiva sarà messa in funzione, presso il casello in località San Remigio, a Formia, da dove partirà alla volta del centro intermodale di Bevano dove è stata riattivata l’ex rete ferrata per il 70% del suo originario tracciato.
Per l’occasione sarà presente anche una delegazione di imprenditori serbi, guidata dal sindaco di Belgrado, che parteciperà a quello che è considerato un evento storico: la riattivazione, anche se simbolica, della cosi detta “Littorina”, a distanza di quasi 50 anni, della ferrovia Formia – Gaeta, è la concretizzazione di un sogno fortemente coltivato dal presidente del Consorzio di Sviluppo Industriale del Sud – Pontino, Salvatore Forte, e da un gruppo di cittadini costituitosi per la nascita di questa innovativa Metropolitana del Golfo. E cosi, mentre nel Lazio qualcosa si muove, in Campania la ferrovia del mare, che collegava Sparanise direttamente con il Golfo di Gaeta, tutto tace. In un recente passato se n’è anche timidamente parlato ma alle chiacchiere, come sistematicamente avviene dalle nostre parti, non ha fatto seguito alcun fatto sostanziale e concreto. Del resto l’incapacità di chi amministra il territorio campano, ma anche casertano e caleno, è ormai nota in tutto il mondo e di miracoli, negli ultimi decenni, non se ne sono visti, diversamente dai fatti di cronaca che, invece, sono all’ordine del giorno e perennemente alla ribalta nazionale. Purtroppo, l’analisi oggettiva dei fatti storici, culturali, sociali ed economici che hanno interessato il nostro territorio conferma una crisi irreversibile, una decadenza che sembra proprio non avere fine. E cosi, mentre nel vicino Lazio qualcosa si muove, qui, a Sparanise, siamo ancora fissi a guardare le cartoline ingiallite di un passato glorioso che, purtroppo, con il capitale umano a disposizione, non tornerà più. Di treni, non solo quelli per il mare, ne passano sempre meno…
LA STORIA DI UN TRENO RIMPIANTO – C’erano le bandiere dei Savoia e tanti cittadini plaudenti alla corsa inaugurale dell’ex allora ferrovia Gaeta – Sparanise: era il 3 maggio 1892. Il treno partì da Sparanise, nell’allora provincia di Terra di Lavoro, ora di Caserta, alle 7 e 10 del mattino per arrivare a Gaeta alle 11 dopo aver percorso esattamente 59 chilometri e 124 metri e aver attraversato le stazioni di Maiorisi, Carinola, Cascano, Sessa Aurunca e Cellole e i territori di Castelforte, Santi Cosma e Damiano, Minturno, Formia e, infine, Gaeta, per lambire la spiaggia di Serapo. Nel corso del tempo, nel 1932, l’ex Gaeta – Sparanise fu accorciata diventando la Littorina, la ferroviaria Formia – Gaeta privilegiando, dopo l’interruzione dovuta alle bombe alleate, sia il traffico merci che passeggeri.
Il primo sopravvisse sino al 1° luglio 1981, il secondo, il 24 settembre 1966, tra accese polemiche e proteste della popolazione, venne soppresso sostituito dal servizio bus delle Ferrovie dello Stato.
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