Sparanise di Domenico Ascolese – Se da un lato l’Istituto Superiore di Sanità certifica che nella “Terra dei fuochi” ci si ammala e si muore di più per diverse patologie collegate in qualche modo allo smaltimento illegale dei rifiuti, dall’altro, la Regione Campania, con il Decreto Dirigenziale numero 10, dello scorso 8 gennaio 2016, esprime “parere favorevole di compatibilità ambientale” alla realizzazione di un “Impianto di smaltimento di rifiuti non pericolosi, da realizzarsi alla via Appia, 7, chilometro 187, zona Asi della città di Sparanise.
Dunque una parte dello Stato, presumibilmente quella buona, certifica che nel territorio casertano, e Sparanise è parte del territorio casertano, si verificano una serie di eccessi della mortalità, dell’incidenza tumorale e dell’ospedalizzazione per diverse patologie, che ammettono fra i loro fattori di rischio accertati o sospetti l'esposizione a inquinanti emessi o rilasciati da siti di smaltimento illegale di rifiuti pericolosi e di combustione incontrollata di rifiuti sia pericolosi, sia solidi urbani. Un’altra parte dello Stato, presumibilmente quella cattiva, consente, nonostante il disastro certificato, un’ulteriore mazzata alla già disastrosa situazione ambientale del territorio caleno. La zona di riferimento è quella della ex Pozzi Ginori, che è recentemente salita alla ribalta delle cronache nazionali per “ospitare”, nella fetta ricadente nel territorio della vicina Calvi Risorta, la più grande discarica abusiva di materiale industriale e pericoloso d’Europa !
Dal sito web della Regione Campania, Dipartimento della Salute e delle Risorse Naturali, Direzione Generale dell’Ambiente ed Ecosistema, U.O.D. Autorizzazione Ambientali e Rifiuti, si apprende che nel febbraio del 2015 la Gate Srl di Fisciano (SA) ha inoltrato la richiesta di avvio di procedimento. Si presti attenzione: a febbraio 2015 non c’era il commissario prefettizio, per cui è lecito pensare che l’amministrazione Merola sia stata messa ufficialmente a conoscenza dell’avvio dell’iter. A distanza di qualche mese, nonostante sul territorio gravi insistentemente la minaccia della centrale a biomasse della società Iavazzi Scarl, già beneficiaria di un finanziamento di ben 16 milioni di euro gentilmente erogati dal Governo Renzi, un altro bell’investimento incombe direttamente sulla salute dei cittadini. In definitiva, considerando la mega discarica illegale già esistente, per la quale ancora non si sente parlare di bonifica, se tutti i procedimenti dovessero trasformarsi in impianti per lo smaltimenti dei rifiuti, l’agro caleno si ritroverebbe ad essere la più grande pattumiera d’Italia. A questo punto una domanda sorge spontanea: a chi bisogna dire grazie per questo ennesimo regalino che il popolo caleno si appresta a scartare ? Forse alla Regione Campania, che autorizza la Gate di Fisciano, che per chi non lo sapesse si trova in provincia di Salerno, la stessa del Governatore Piddino De Luca, probabilmente ignara di quanto stava avvenendo negli stessi mesi nell’area ex Pozzi grazie agli interventi della Guardia Forestale e dell’Esercito ? E ancora: possibile mai che nessun sindaco del territorio caleno, a partire da quello di Sparanise, fino a quelli di Calvi Risorta, Pignataro Maggiore e Francolise, abbia ritenuto opportuno far notare agli imprenditori ed alla stessa Regione che, visto il drammatico stato delle cose, forse l’impianto lo si poteva mettere da un'altra parte ? Gli elettori di Sparanise e di Pignataro Maggiore, che si apprestano a votare per il rinnovo delle amministrazioni comunali, dovrebbero porsi questo interrogativo prima di andare a votare e considerare molto seriamente lo spessore morale, civico e culturale di chi si troveranno sulla scheda elettorale …
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