Sparanise, G.G. – Non si è fatta attendere la reazione di Antonio Merola, fino a stamani sindaco di Sparanise, che ha affidato ai microfoni del collega Giancarlo Izzo il suo sfogo per la “caduta” anticipata della sua amministrazione. “Ora sono un uomo libero, mi sono liberato di tre personaggi che non hanno dato mai alcun contributo alla comunità”. Questo il primo duro commento rilasciato da Merola. “Dovranno rendere conto alla popolazione delle loro azioni. Spiegherò, in un prossimo comizio, le vere ragioni per le quali Marchione, Mandara e Sclama hanno deciso di affossare la mia amministrazione”. Poi incalza, in uno stile che assomiglia tanto a quello tipico da campagna elettorale, con accuse dirette ad uno dei tre consiglieri dimessisi stamani: “Ho le prove – ha detto l’ex sindaco - per formulare gravi accuse nei confronti di qualcuno di loro. Mi hanno mandato a casa perché ho voluto ristabilire la legalità sul municipio”. Poi il guanto di sfida ai suoi avversari: “In piazza però dovete venire. Vi chiamerò uno ad uno e dirò ciò che avete combinato”. Ed ancora alla domanda se scenderà di nuovo in campo Merola ha cosi risposto: “Certamente, farò il sindaco per la quinta volta. E quello che Marchione diceva, sogno almeno un giorno di essere sindaco di questo paese … questo non è un popolo di pecore che ha bisogno di pecorai con il bastone ma è un popolo che ha bisogno di uomini che sappiano fare gli uomini e si comportino da uomini”. Insomma, per chi non lo avesse ancora capito, inizia cosi, a poche ore di distanza dalle dimissioni contestuali dei sette consiglieri, una nuova, lunga, estenuante e sicuramente velenosissima campagna elettorale che dovrebbe durare fino alla prossima primavera…
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