Caserta di Domenico Ascolese- Si è svolta martedì, nella sede di viale Lamberti, l'assemblea dei soci del Consorzio Idrico “Terra di Lavoro” di Caserta. La convocazione indetta dal presidente dell’assemblea Giancarlo L’Arco, prevedeva tra i punti all’ordine del giorno l’approvazione del bilancio consuntivo relativo all’anno 2013. “E’ stato fatto ciò che doveva essere fatto a tutela delle migliaia di cittadini di Terra di Lavoro che giornalmente usufruiscono dei servizi erogati dal Consorzio Idrico – spiega il presidente dell’assemblea Giancarlo L’Arco che nella seduta ha esercitato la delega dell’Amministrazione Provinciale – e la maggioranza ha perciò approvato il bilancio 2013 con spirito costruttivo e propositivo. Il CITL ha il dovere di tutelare l’interesse dei soci che compongono l’assemblea e questo non può essere fatto senza che vi sia alla base un dialogo proficuo e disinteressato. Sicuramente il consiglio di amministrazione andrà rinnovato presto e la seduta di martedì pone, di fatto, le basi concrete per andare proprio in quella direzione. Tuttavia, come d’intesa con i soci, era necessario evitare quanto accaduto in seno al consorzio ASI Caserta. In quanto poi alle finanze dell’Ente – prosegue il presidente L’Arco - mi preme ricordare a chi è evidentemente o volutamente poco informato, che, come accertato dal bilancio consuntivo approvato a larga maggioranza, il CITL ha un’esposizione creditoria per decine di milioni di euro nei confronti di alcuni comuni della provincia che, nonostante i ripetuti solleciti non hanno mai intrapreso la via del risanamento del debito. Inoltre, per essere chiari fino in fondo, va altresì ricordato che certe presunte assenze in assemblea sono del tutto campate in area in considerazione del fatto che diversi comuni non risultano essere soci del Consorzio e quindi sono privi di diritto al voto. Non si può definire assente chi non ha diritto di essere presente. Fatta questa premessa, è doveroso ricordare che i 45 dipendenti, diversamente da quanto avviene in altri Enti, sono regolarmente pagati e svolgono quotidianamente il loro lavoro con diligenza ed efficienza garantendo l’erogazione del servizio pubblico per eccellenza ad una tariffa che è, dati alla mano, una delle più basse d’Italia. Aggiungo – conclude L’Arco – che il CITL, come sancito dal referendum del 2011, è l’unico Ente pubblico legittimato a gestire il ciclo integrato delle acque e perciò sono pienamente in sintonia con il presidente Zinzi quando afferma che oggi è più che mai necessario evitare speculazioni politiche. Noi abbiamo il dovere di tutelare gli interessi dei cittadini attraverso il dialogo con i soci che compongono l’assemblea; tutto il resto è un puro esercizio demagogico che non ci appassiona”.
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